Intervista ai SIKITIKIS

  Una miscela esplosiva di punk’n’roll, stoner, garage e rock. Il tutto prepotentemente influenzato dal cinema, le colonne sonore dei film polizziotteschi italiani degli anni ’60 e ’70. E ancora: Quentin Tarantino, Elio Petri, Gian Maria Volontè, Ennio Morricone, la canzone d’autore nostrana con Mina e Celentano, il jazz, le atmosfere lounge.

OPPOSITION “Breaking the silence” (1981)

. Quando Enrico comprò (*) “Intimacy” non sapevamo che gli Opposition avessero fatto prima un altro disco, l’esordio a tutti gli effetti inciso nel 1981 ed autoprodotto grazie all’aiuto finanziario del produttore Kenny Jones e dei roadies del gruppo. Adesso che l’abbiamo trovato “Breaking the silence” ci colpisce quasi quanto il secondo

SNAKEFINGER “Chewing hides the sound” (1979)

Sulla scorta del grande e intrigante “Greener Postures” (uno dei dischi migliori del 1980), riesco a procurarmi l’ esordio di Snakefinger (*) facendo i salti mortali visto che i dischi da comprare sono una marea ma le sostanze da pischello sono da boccettina. Anche queste dodici pasticche sono di quelle che fanno sballare e “Chewing

BOB MOULD “Bob Mould” (1996)

  “This one is for me” è la dedica che Mould fa a se stesso nel 1996. Una delle dichiarazioni di appartenenza ed identità più forti che abbia mai fatto. “This one is for me”: come dire che non c’è niente e nessuno che meriti queste riflessioni amare, niente e nessuno con cui dividere illusioni