XXV Time in Jazz > Tigran Hamasya, Antonello Salis, Maria Pia De Vito e il trio di Paolo Fresu, Omar Sosa e Trilok Gurtu protagonisti della sesta giornata di Time in Jazz‏

Paolo_Fresu_Curraghja_0897.JPG

Festival internazionale
TimeinJazz
XXV edizione:
“Fuoco”
Berchidda (Prov. Olbia-Tempio) e Comuni limitrofi
09 > 16 agosto 2012
con la direzione artistica di
PaoloFresu



Si apre con due piano solo la sesta giornata del festival Time in Jazz:
Tigran a Mores (ore11) e Antonello Salis a Tula (ore 18).
In serata doppio appuntamento a Berchidda con Maria Pia De Vito (ore21.30)
e con Paolo Fresu, Omar Sosa eTrilok Gurtu in trio(ore23).
Accanto alla musica anche arte, cinema, danza e educazione ambientale
nel ricco programma del festival diretto da Paolo Fresu.

*

Agenda fitta di appuntamenti anche per la sesta giornata di TimeinJazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, che fino a giovedì sfoglia le pagine della sua edizione numero venticinque a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna.

La scaletta degli impegni per domani(martedì14agosto) prevede due straordinari piano solo: a Mores nella Chiesa di Santa Lucia (alle 11) torna ad esibirsi, questa volta in solo, il giovane pianista armeno Tigran Hamasyan, reduce dal concerto in trio della sera prima a Berchidda.

Nelpomeriggio (ore18), Time in Jazz si trasferisce a Tula, all’ombra delle pale eoliche di “Sa turrina manna”, per la performance di Antonello Salis. Artista da sempre di casa a Time in Jazz, il pianista-fisarmonicista sardo (di Villamar) non poteva certo mancare per le venticinque candeline del festival che a lui deve tante pagine felici della sua storia. Una in particolare: quella datata 15 agosto 1997, quando, proprio con una memorabile esibizione solitaria nella chiesa di Sant’Andrea, nella campagna berchiddese, portava per la prima volta la musica fuori dal paese, inaugurando il fortunato capitolo dei concerti nelle chiesette campestri. Oltre che con il piano solo di domani (martedì) a Tula, Antonello Salis sarà in cartello nei prossimi giorni anche nel progetto “Giornale di bordo” (con Paolo Angeli, Gavino Murgia e Hamid Drake), sul palco di piazza del Popolo a Berchidda la sera di Ferragosto (e sabato 18 in piazza Tola, a Sassari); e, ancora, la mattina di venerdì 17, in duo con Paolo Angeli a Sorso per una delle tappe “fuori le mura” di Time in Sassari.


Rientrato a Berchidda, in serata il festival accende i riflettori
sul palco centrale di piazza del Popolo, come sempre alle 21:30, per accogliere una delle ospiti più attese, Maria Pia De Vito. La cantante napoletana porta in scena TheSparkofknowing/Roden Crater Project, un lavoro che ben si addice al tema di questa edizione di Time in Jazz all’insegna dell’elemento fuoco: si tratta infatti di un progetto ispirato alla grandiosa opera che l’artista James Turrell sta realizzando (da oltre trent’anni) nel cratere di un vulcano estinto in Arizona .Ad affiancare la voce di Maria Pia De Vito,le suggestioni visive del videoartista Vj Klein (al secolo Carmine Masiello), le percussioni di Michele Rabbia, l’elettronica di Maurizio Giri, il pianoforte del gallese Huw Warren e due grandi solisti: Anja Lechner al violoncello e Eivind Aarset alle chitarre ed elettronica.


Dopo l’intermezzo dello scrittore Flavio Soriga, che fra un set e l’altro racconta a modo suo il festival e i suoi diversi personaggi, la seconda parte della serata spalanca (verso le 23) le porte alla carica di energia ammaliante di tre grandi musicisti, ciascuno con un’illustre carriera e uno straordinario bagaglio di esperienze all’attivo: Paolo Fresu, Omar Sosa, Trilok Gurtu. Apparentemente distanti per latitudine e sonorità, ma uniti dalla particolare predilezione a espandere i confini musicali ed esplorare nuove culture, i tre artisti ricercano ispirazione e sfida gli uni ne gli altri, con lintento di trasmettere e condividere con gli spettatori la stessa esperienza: il giro del mondo in musica, partendo da India, Italia e Cuba. Domani a Berchidda ricompongono il felice sodalizio a tre che ha debuttato due estati fa con una fitta settimana di concerti. E per l’occasione ognuno di loro porterà in dote un proprio brano originale, scritto ad hoc sul tema del fuoco.


Dopo i concerti in piazza del Popolo, l’epicentro del festival si sposta al Centro Laber, dove ogni notte il jazz-club propone dj set e musica dal vivo. Per la serie dei gruppi selezionati attraverso il concorso “Time Out!”, (bandito lo scorso gennaio, ha visto la partecipazione di ben settanta band da tutta Italia) martedì è il turno dei Ludus in Krapula, gruppo di Sassari caratterizzato dalle sonorità Ska original e 2 Tone, seguiti dai berchiddesi Utopia. La musica continua poi fino a tarda ora con il dj set di Tiefereth, uno dei nuovi talenti della consolle scelti, anche in questo caso, tramite un’apposita selezione (la “DJ Laber competition” che si è tenuta lo scorso maggio).

Non solo musica a Time in Jazz: il festival dà spazio anche alle presentazioni editoriali con “Wine Book”, incontri con autori e case editrici, ogni mattina a mezzogiorno, in un diverso bar del centro di Berchidda. Domani (martedì), al Jolly Caffè si parla di “Sardinia Hot Jazz”, secondo lavoro di Claudio Loi dedicato al panorama jazzistico isolano, edito nel 2010 da Aipsa.

L’elemento “Fuoco”, tema centrale di Time in Jazz 2012, ispira anche i film in visione nella rassegna cinematografica a cura di Gianfranco Cabiddu in programma ogni pomeriggio a partire dalle 16 al Cinema comunale di Berchidda. Domani (martedì 14) si proietta “Inferno”di Francesco Bertolini e Adolfo Padovan, tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, il primo film lungometraggio della storia del cinema italiano, restaurato nel 2011 dalla cineteca di Bologna che ha restituito e recuperato l’incandescenza delle visioni e dei colori.

Al Centro Laber, sempre nel pomeriggio (dalle 15.30 alle 17.30), prosegue anche il progetto “La Danza in luce“, con due laboratori interdisciplinari di danza contemporanea, improvvisazione e composizione, condotti dalla coreografa e danzatrice Ornella D’Agostino .

Negli stessi spazi dell’ex caseificio si possono visitare le mostre del PAV, il Progetto Arti Visive, in cui il tema del Fuoco viene esplorato attraverso i differenti linguaggi della sperimentazione visiva: dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia, al video e alla performance. La sperimentazione contemporanea nazionale ed internazionale è al centro di Firewall, rassegna curata da Valerio Dehò; offre invece una panoramica sulla sperimentazione visiva in Sardegna Nello specchio di Prometeo, a cura di Giannella Demuro, mentre una selezione di video e film sperimentali accomunati dall’uso dello sfocato è la materia prima di Fuori Fuoco, a cura di Marco Senaldi. Ivo Serafino Fenu, con Passion Fruit, racconta l’elemento Fuoco come passione, secondo varie sfumature ed interpretazioni. E ancora, in programma, due mostre che già dal titolo rivelano la loro adesione al tema del festival: I Mangiafuoco – Fight the Fire with Fire, a cura di Sonia Borsato, e L’ultimo spenga l’incendio, presentato dal Collettivo Fuoritema.

Spazio anche alla fotografia: esposti per le vie di Berchidda, gli scatti di Massimo Schuster, raccolti nella mostra Sguardi di Terra, offrono un resoconto della passata edizione del festival. Prodotta da Time in Jazz in collaborazione con l’associazione nazionale i-jazz, e a cura di Filippo Bianchi, la mostra fotografica itinerante LItalia del Jazz racconta invece, scatto dopo scatto, i festival che si svolgono nel nostro paese attraverso la gente che fa, ama e segue questa musica.

Un paio di novità per i prossimi giorni. Per limitare il movimento di automobili private, Time in Jazz ha allestito un bus navetta che collega Berchidda con i luoghi dei concerti in decentramento. Easy Trip (questo il titolo dell’iniziativa che fa capo a Green Jazz, il progetto del festival che dal 2008 dà voce ai temi della tutela del patrimonio ambientale e culturale) prevede domani (martedì) la partenza alle 10 per il piano solo di Tigran a Mores, e alle 17:15 per il concerto di Antonello Salis a Tula. ll bus parte dal piazzale dell’albergo Nuovo Limbara, e ci si deve recare all’appuntamento almeno quindici minuti prima.

Un cambio di orario, invece, per il concerto della Funky Jazz Orkestra in programma giovedì sera (16 agosto) all’Aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia: si comincia alle ore 20 (e non più alle 18 come precedentemente annunciato). Altra novità: a irrobustire le file del complesso diretto da Antonio Meloni e a rendere ancora più speciale la sua esibizione sarà la presenza di un ospite del calibro di Paolo Fresu.

Per altre informazioni e aggiornamenti si può consultare il sito www.timeinjazz.it o contattare la segreteria di Time in Jazz ai numeri 079.70.30.07 / 079.70.47.31, e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it.

Lascia un commento