Ratatouille (2007)

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Dategli padelle, spezie, un fornello e un aspirante cuoco da guidare e avrete il miglior chef di Parigi: stiamo parlando di Remy, rattoso protagonista del nuovo capolavoro della Disney Pixar, Ratatouille.

Topo di campagna con la fissazione per i programmi di cucina, Remy passa dal cibo spazzatura (nel senso letterale del termine) all’haute cuisine francese, grazie all’esempio di Gusteau, panciuto ristoratore e autore di una semplice filosofia: “Tutti possono cucinare”!

Guidato dal fantasma del cuoco, l’intraprendente roditore conquista la cucina del miglior ristorante parigino, diventando mentore di Linguini, sguattero pasticcione e inconsapevole erede di un impero gastronomico.
Come in ogni cartone animato che si rispetti non mancano i cattivi, impersonati da invidiosi capocuochi e lugubri individui, come il temibile critico culinario Anton Ego, ma anche inaspettati alleati: l’intera famiglia di Remy e la giovane chef Colette, che aiuteranno Linguini e il suo “Piccolo Chef” a preparare piatti sorprendenti.

Un’avventura decisamente gustosa, dove l’aspirazione gastronomica del quadrupede protagonista si fonde con la goffaggine dell’umano aiutante, mentre le zuppe e l’inconfondibile “ratatouille” (piatto a base di verdure realmente esistente) decidono la sorte dei due chef.

Fortemente consigliato vedere il film con una buona dose di pop corn accanto: la ricostruzione 3D dei piatti e della loro consistenza è così invitante che vi alzerete con l’acquolina in bocca.

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