Franz Di Cioccio & Riccardo Bertoncelli – Sulle corde di LUCIO (2008)

Sulle corde di Lucio_1.jpgE’ possibile scrivere qualcosa di nuovo su un mito della musica italiana?

E’ possibile scrivere qualcosa di nuovo se quel mito si chiama Lucio Battisti?

Alla casa editrice Giunti hanno pensato di si, e in occasione del decennale del volo tra gli angeli del grandissimo Lucio hanno deciso giustamente di pubblicare un libro dedicato al mito Battisti.

Ovviamente sarebbe stato inutile pubblicare un libro monografico come tanti altri già pubblicati dedicati al grande artista, perciò si sono affidati alla capacità e memoria di due personaggi molto diversi, ma accomunati dalla stessa identica passione: la musica.

I personaggi in questione sono Franz Di Cioccio punto di riferimento della musica prog italiana, mente pensante nonchè cantante e batterista della Premiata Forneria Marconi che è stato per un lungo periodo compagno di viaggio e protagonista sonoro di molte canzoni di Lucio Battisti, e Riccardo Bertoncelli giornalista di lungo corso che a Battisti ha dedicato più di un articolo.

Come dicevo fare il classico libro monografico probabilmente poco avrebbe aggiunto a quanto è già stato scritto su Lucio Battisti, quindi i nostri hanno cercato una via diversa, quasi da detective, per parlare della musica e dell’uomo Battisti, dando vita a un libro molto discorsivo (cosa che mi è piaciuta moltissimo), con poche analisi di tipo criptopippe e affidandosi alla memoria in primis di Franz Di Cioccio, che ebbe modo di suonare con Lucio in maniera assidua, dello stesso Bertoncelli, che come giustamente dicono i nostri ognuno di noi ha il suo Lucio Battisti, e poi di alcuni dei protagonisti più importanti nella vita privata e musicale di Lucio. Nel libro quindi troverete le testimonianze di Roby Matano (Campioni), Pietruccio Montalbetti (Dik Dik), Valter Patergnani (l’antesignano dei tecnici del suono italiani), Mara Maionchi (si la vera star di Xfactor), Alessandro Colombini (produttore e cofondatore della Numero Uno), Alberto Radius (un nome una chitarra), Cesare Monti (tra le tante cose fotografo, artista visuale e fratello di Pietruccio dei Dik Dik) e Marva Jane Marrow (cantante e traduttrice).

Attraverso le testimonianze degli autori del libro e delle persone citate sopra, viene ricostruita la vita e la musica di Battisti senza però voler esser didascalici.

Il merito principale di questo libro è che essendo tante e diverse le voci che lo compongono viene fuori un ritratto diverso dal solito, con più sfaccettature dove la personalità umana e artistica di Lucio Battisti (ma in parte anche di Mogol diciamola tutta) esce decisamente piena. Infatti non tutti cantano la stessa canzone, più di uno canta fuori dal coro, di alcuni fatti leggerete versioni molto diverse e questo contribuisce a farsi un idea propria del protagonista del libro non necessariamente identica a quella degli autori. Inoltre altro merito di Sulle corde di LUCIO è di dare un idea di come era l’Italia musicale e non negli anni dell’esordio di Lucio Battisti come musicista prima, autore poi e infine protagonista, e di come l’Italia sia cambiata anche musicalmente con l’apporto di Lucio, ad esempio non sono poche infatti le canzoni scritte da Battisti che ebbero successo cantate da altri e la nascita della Numero Uno che viene considerata la prima etichetta semi-indipendente italiana.

L’unica critica che mi sento di muovere a questo bel libro è che sia, come del resto Di Cioccio e Bertoncelli ammettono, troppo sbilanciato sul primo Battisti, poco spazio viene dato sia all’ultimo periodo Battisti-Mogol che al Battisti-Panella. Mancano poi le voci di Mogol, di Panella e dei familiari, questa è una pecca che lascia in bocca un senso di non del tutto compiuto e che rende il libro da imperdibile a buono, peccato!

A parte queste pecche il libro è decisamente godibile, si legge volentieri e ha il grosso merito di rendere ancor più tridimensionale la figura di Lucio Battisti e in parte dei suoi testimoni.

Lo consiglio a tutti perchè, come detto prima, ognuno di noi ha il suo Lucio Battisti!!!

 

 

 

 

Mario (luglio 2008)

 

 

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