Carmen Consoli – Elettra (2009)

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Carmen Consoli ama spiegare tutto ciò che ruota attorno alle sue canzoni, dai riferimenti autobiografici a quelli musicali.

Basta leggere una qualsiasi delle tante interviste che rilascia in concomitanza con l’uscita di un nuovo disco o con l’appressarsi di uno dei suoi tanti progetti, per scoprire qualche nuovo particolare.

Nel caso di Elettra, uscito il 31 Ottobre, ad essere stati sviscerati sono stati i rimandi alla morte del padre, alla situazione politica italiana e alla passione per le tradizioni popolari.

Niente è stato risparmiato insomma, anche correndo il rischio di togliere quel mistero sacrosanto che un ascoltatore ricerca nell’avventurarsi nell’ascolto di un disco.

Nonostante questo ogni uscita dell’artista siciliana è comunque una sorpresa ed è indubbio che ogni suo disco suoni decisamente differentemente rispetto al precedente.

Elettra non fa eccezione.

Dieci tracce in cui il tradimento, il bisogno di scandagliare in profondità le debolezze umane e l’amore per i ritratti di donne qualunque, fulcri tematici cari alla Consoli, si presentano vestiti di una ricerca musicale nuova.

Il primo singolo Non molto lontano da qui con le sue atmosfere languide e romantiche fa da ponte con il precedente disco Eva contro Eva, ma è con Mio zio, e la contraddizione risolta fra i mandolini e l’impostazione rock, e con la spudorata ballata popolare e popolana di A finestra cantata in un siciliano quasi sguaiato, che viene fuori la novità di un approccio che lascia da parte ogni residuo di timidezza per affermare con forza l’originalità artistica della cantante siciliana.

Marie ti amo vede la collaborazione con Franco Battiato in una traccia molto più vicina alla personalità dell’ormai “Maestro” della musica italiana per antonomasia, nell’esotismo delle percussioni, del cantato in francese e del testo filosofico.

Nonostante tutti questi aspetti nuovi, a conti fatti l’aspetto più sorprendente di Elettra è la crescente padronanza della Consoli dei suoi mezzi vocali con un timbro di volta in volta più adulto e maturo, roco e sensuale.

Il resto sono rimandi fortissimi alle radici della musica italiana con grandi e ariose aperture nei ritornelli e il gusto per le melodie orecchiabili d’antan.

Mischiate tutto e avrete uno dei dischi più belli e complessi dell’anno.

 

 

 

 

Claudia Pinna (dicembre 2009)

 

 

 

 

Tracklist:

  1. Mandaci una cartolina

  2. Perturbazione atlantica

  3. Non molto lontano da qui

  4. Mio zio

  5. Sud Est

  6. Marie ti amiamo

  7. A finestra

  8. Col nome giusto

  9. Elettra

  10. Ventunodieciduemilatrenta

 

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