Zifir – You must come with us (2007) ; Spite Extreme Wing – Ultra (2008)

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Premessa: scelgo questi due dischi, in una recensione congiunta, per confrontare due esempi di cosa È il black-metal e di cosa NON È il black metal.

 

Un disco black-metal è senza dubbio You must come with us dei turchi Zifir, che ho scoperto quest’anno anche se il disco è uscito nel 2007.
10 pezzi, è un gioiellino di musica nera e depressiva come il black-metal
deve essere.
 

Uscito dopo 10/15 anni rispetto al periodo aureo del black, ci riporta indietro nel tempo, con le sue atmosfere, pur riuscendo a mostrare una certa modernità nelle ritmiche non forsennatamente fast&furious, ma anzi che corteggiano spesso dei tempi più slow e cadenzati (ricordano una fusione tra Shining, Horna, Trelldom e Isvind).
 

È perciò, come capita nelle proposte black più asfittiche, un tipo di suicidal-black-metal senza alcun compromesso, senza intenzione di originalità né aspirazione all’evoluzione; le parti vocali, dalle intonazioni strazianti, sono ben innestate nel tessuto sonoro, comunicano quella negatività che dovrebbe essere costante nella ricerca estetica del black-metal (l’unica, credo, espressione artistica al mondo che ripudia l’evoluzione e l’originalità).

 

Spite_Extreme_Wing_____Ultra.jpgUn disco non-black-metal è invece Ultra (10 pezzi) degli italiani Spite Extreme Wing: non li ascoltavo dai tempi dei demo, e già allora non mi avevano detto nulla.
 

Nel loro sito (www.spiteextremewing.org) si definiscono “anti-depressive black-metal”, e già questo è un curioso ossimoro: suonare anti-depressive black-metal sarebbe come andare a un funerale con lo spumante e i bicchieri e il sorriso: ossia, una cosa che non si fa.
 
O meglio, per farlo lo puoi fare, ma poi ti becchi le critiche: ho ascoltato il cd, e sono riuscito dopo tante sofferenze a proseguire negli ascolti: tecnicamente nulla da dire, sono bravi, ma i riff e le atmosfere da prati in fiore e saltelli al sole sui monti con Annette andrebbero bene per una surf-band, più che per una black (anche se si definisce anti-depressive).
 

Il discorso è il seguente: tu fai pure la musica che ti piace fare, ma non appropriarti della nomea di black-metal (seppur anti-depressive); al massimo definisciti white-metal, c’è una buona corrente di white-metal sia in Italia che all’estero; e se pensi di non avere tanti punti di vista concettuali in comune con il white-metal, sono sempre di più di quanti in un disco del genere dimostri di averne col black-metal.
 

Il black-metal non può essere anti-depressive.

 

 

 

 

Piero Fadda (dicembre 2008)

 

 

 

 

Tracklist:


Zifir
– You must come with us

1. Interrior
2. Honour
3. My Greatest Weapon
4. Final Solution Of The ( k )
5. Circus
6. Ashab – I Mesheme
7. The Day
8. Emic Suicide
9. 4
10. itiraf

Spite Extreme Wing – Ultra

1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V
6. VI
7. VII
8. VIII
9. IX
10. X

 

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