Siouxsie & the Banshees – The seven year itch (2003)

Siouxsie_the_Banshees_Seven_Year_Itch.jpgVi confesso è con malavoglia che mi accingo a scrivere di questo album di Siouxsie & the Banshees il perchè lo capirete tra poco.

The seven year itch (*) è un album live (esiste anche in versione Dvd) nel quale si testimonia il tour chiamato come il disco medesimo svoltosi nel 2002 in seguito alla riunificazione del gruppo per il Coachella Music Arts & Festival che si tiene in California dopo sette anni di scioglimento della band avvenuta nel 1996, ed esattamente delle date tenutesi allo Shepherds Bush Empire di Londra il 9 e 10 luglio 2002.

Mi dispiace enormemente parlare di questo disco visto che gli autori del disco sono oltre che dei pezzi di storia della musica moderna anche gli stessi che hanno dato vita al mio album preferito di tutti i tempi (in attesa che qualcosa di altro lo superi nella mia personale classifica) ovvero JuJu.

Perché?

Semplice sto disco è terribile.

Non tanto per come è suonato anzi, ma proprio per come canta Siouxsie Sioux, fa male al cuore sentirla per chi come me la ha amata oltre misura, è inascoltabile! soprattutto nei vecchi pezzi quelli in cui aveva una voce che raggiungeva delle tonalità più alte.

Mi auguro che sia stato solo nel momento in cui hanno registrato il tutto; comunque mi chiedo come abbiano dato il permesso di pubblicarlo Siouxsie e soci mah?

In definitiva se siete dei fan e non siete in possesso di un disco live lasciate assolutamente perdere questo lavoro e rivolgete le vostre attenzioni e soprattutto le vostre finanze verso Nocturne, live anch’esso del 1983, che tra l’altro dovrebbe venir ristampato (sempre che nel frattempo non lo sia già stato) con dei contributi aggiuntivi rispetto all’originale uscito a suo tempo.

 

 

Mario (maggio 2007)

 

 

(*) The seven year itch è anche il titolo di un film di Billy Wilder con protagonista Marylin Monroe

 

 

 

Tracks:

 

1. PURE
2. JIGSAW FEELING
3. METAL POSTCARD
4. RED LIGHT
5. LULLABY
6. LANDS END
7. I COULD BE AGAIN
8. ICON
9. NIGHT SHIFT
10. VOODOO DOLLY
11. TRUST IN ME
12. BLUE JAY WAY  
13. MONITOR 
14. PEEK-A-BOO 

 

1 Comments

  1. A

    Ciao Mario purtroppo ho sentito anche io questo disco. La storia è questa: come fai a ricantare dischi come the scream e join hands quasi 25 anni dopo? Non stiamo parlando di standard jazz o di suite o temi; stiamo parlando di cose bellissime, intense e con l’ incazzo di chi non ha ancora vent’ anni ed è appena andato via di casa. Difficile anche solo avvicinarsi.. è stupendamente irripetibile. Restano l’ affetto per dei dischi che volente o nolente hanno fatto la storia del Post Punk

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