Deasonika – Deasonika 2006 (2006)

Deasonika__Deasonika_2006.jpgE così son tre.

Già, questo è il terzo album dei Deasonika, una delle band italiane di nuovo rock più interessanti (grazie anche alla tendenza ad intessere atmosfere gotiche), con la differenza che rispetto ai precedenti lavori i brani nuovi son solo due; ovvero “Non dimentico più” presentato al festival di SanRemo 2006 e “La mia veste”, due brani carini che rispecchiano il nuovo corso dei Deasonika. I rimanenti 12 brani sono 11 riletture di pezzi presentati nei due album precedenti e una cover di un brano di Jevetta Steele che in breve tempo è divenuto un classico. Di questi 11 uno si segnala in particolare cioè “0016” che qui viene chiamato “Betrayal “, dove l’originale 0016 si fonde con una lettura data allo stesso dal grande Jaz Coleman (cantante e sciamano dei Killing Joke, gruppo che come pochi altri ha influenzato la musica rock odierna), nel quale canta un suo testo “Betrayal” appunto (i testi li trovate tutti sul sito ufficiale Deasonika.it).

Che dire di questo album?

La rilettura che è stata fatta dei brani “vecchi” in chiave elettroacustica è si interessante e sicuramente attenua le evidenti influenze che apparivano in precedenza, soprattutto dei Cure e dei Sound, ma! ma allo stesso tempo toglie forza agli stessi brani, vedi “Settembre” su tutte. Ottima la cover di “Calling You” piena di forza oscura con un cantato veramente coinvolgente che a tratti ricorda Chris Cornell nelle sue interpretazioni migliori (e non è un demerito anzi). Sinceramente non credo che le influenze siano sempre deleterie, anzi nel caso dei Deasonika erano il chiaro esempio di un gruppo che ha fatto tesoro della strada tracciata in precedenza da altri, anche perché non si trattava di mera scopiazzatura ma appunto di influenze. L’unica cosa che mi consola che in alcuni casi, vedi “venere” o “clichè”, i brani hanno di contro acquistato un aura più dark.

In conclusione un album sì interessante però?

Però preferisco decisamente le versioni originali dei brani rivisitati, a parte “Quello che non c’è” che in questa versione non è affatto male, qui più tra i Killing Joke e i Soundgarden che nell’originale. Discorso a parte è “Betrayal”, Jaz è Jaz, però non ho trovato la sua interpretazione totalmente centrata su tutto il pezzo, in certi punti il suo testo non si sposa bene con il pezzo originale mentre in altri è il solito fantastico corrosivo Jaz Coleman che apprezziamo.
A proposito ragazzi (dico ai Deasonika) ma avete sentito gli ultimi due album dei Killing Joke? Loro son vicino ai 50 e son più tosti che mai. E voi invece che fate? Vi sanremizzate? Permettetemi qualche dubbio, non sempre lasciar la strada vecchia per la nuova è bene, anche perché è evidente che non è nelle vostre corde.

Siete anime oscure, rassegnatevi! E regalateci altri gioielli, neri!.

 

Mario (Dicembre 2006)

 

 

 

Tracks:

1. Non Dimentico Più
2. Mia Veste
3. Uomo del Secolo
4. Piccoli Dettagli al Buio
5. P.A.D.
6. Giorno Della Mia Sana Follia
7. Venere
8. Idea
9. Clichè
10. Luna
11. Settembre
12. Quello Che Non C’È
13. Calling You
14. Betrayal (00:16) – Jaz Coleman, Deasonika

 

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