2 giugno: per la Festa della Repubblica TERESA DE SIO ci canta “Inno Nazionale”, il singolo che anticipa il nuovo album.

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Teresa De Sio

Inno Nazionale

dal 2 giugno

in radio e su iTunes

 

Un “Inno Nazionale” graffiante e beffardo. In questi anni ci siamo trovati troppo spesso divisi in regionalismi meschini, in fazioni sempre gli uni contro gli altri, al punto di dimenticare la nostra forza collettiva che mai come adesso è importante mantenere sveglia.

Teresa De Sio

 

Dopo poco più di tre anni dal lavoro discografico “Sacco E Fuoco”, Teresa de Sio è tornata in sala di registrazione. Tra “Sacco E Fuoco” e questo lavoro sono accadute moltissime cose e la vulcanica attività di Teresa ha portato i frutti di un primo romanzo (“Metti il Diavolo a Ballare”, per Einaudi) e la pubblicazione di “O Paraviso N Terra”, scritto assieme a Raiz, oltre, naturalmente, alle numerosissime partecipazioni ai più importanti festival d’Italia ed a tour in Europa (Francia e Germania) e in America (New York).

 

Adesso, in questa estate del 2011 in cui si riescono finalmente ad intravedere forti segnali di una rinascita musicale e culturale, la De Sio ha inciso dieci nuove canzoni, scritte metà in italiano e metà in dialetto napoletano, che lei considera a tutti gli effetti una lingua poetica d’eccezione.

A fare da apripista il singolo “Inno Nazionale”, scritto da Luca Carboni nel 1995, reinterpretato e riarrangiato oggi da Teresa in maniera forte e personale.

Perfetto per questo anno di celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

 

Inno Nazionale” sarà in radio dal 2 giugno (un giorno importante, la Festa della Repubblica) e sarà disponibile su iTunes insieme ad altri due brani che anticipano il nuovo album, la cui pubblicazione è annunciata per metà settembre.

A comporre il ‘trittico’ troviamo “Non Dormo Mai Tutta La Notte”, visioni poetiche notturne che seguono la linea musicale di un folk rock sostenuto, e “Padroni E Bestie”, ispirato dai racconti di Matteo Salvatore, il folksinger foggiano suo maestro da sempre, e caratterizzato da un ritmo ossessivo e coinvolgente.

 

Domani Teresa De Sio sarà ospite del programma di Radio Uno Rai “Start”, dalle 10:10 alle 11, e di “TG3 – Linea Notte”, su Rai 3 a mezzanotte, per presentare il nuovo lavoro.

 

Lavoro che sarà naturalmente presentato anche live, dimensione congeniale a Teresa, in un tour estivo che partirà il 25 giugno da Roma con la partecipazione al “Festival Roma Incontra Il Mondo”, a Villa Ada, e che proseguirà nei più importanti festival etnici (da Genova a Bari, da Ancona a Salerno). Tour che riprenderà quest’autunno nei teatri, con la pubblicazione dell’album.

 

 

Ma lasciamo ora a Teresa il compito di raccontarci qualcosa di più di questi tre brani.

Dice Teresa:

1) Inno Nazionale

Sono una donna del Sud che vorrebbe vedere riscritta in maniera più equa la storia del nostro Paese. Interpreto questo Inno Nazionale graffiante e beffardo con la profonda consapevolezza dei difetti di noi italiani. Nel corso degli anni ci siamo sempre di più trovati su sponde contrapposte, divisi in regionalismi provinciali e meschini, in squadre di calcio, in fazioni politiche, sempre e immancabilmente gli uni contro gli altri. Al punto di dimenticare i nostri stessi immensi pregi, la nostra forza collettiva, che mai come di questi tempi, è indispensabile mantenere svegli!

2) Non Dormo Mai Tutta La Notte

Alcuni anni fa, ho scritto “Anima Lenta”, un modo di guardare al mondo attraverso la lente positiva della lentezza come valore forte delle nostre vite. “Non Dormo Mai Tutta La Notte” è quasi la stessa canzone, capovolta. E’ la storia di noi che dormiamo poco e guardiamo le piccole cose di tutti i giorni dal punto di vista dell’animale notturno, che ne coglie i nessi segreti e trasforma la nostra anima in un uccello pronto a volare, o in un autista pazzo in un’automobile senza freni. Comunque sempre energia positiva. In fin dei conti il cielo è sempre azzurro e il mare pure. Energia Pulita. E la tenerezza è come l’acqua: invincibile.

3) Padroni E Bestie (‘O Ciuccio)

Il pezzo più “sperimentoso” di tutto il disco, sia sul piano musicale e sonoro che per l’azzardo del testo. La lotta eterna tra chi è padrone e chi sta “sotto” e dunque ha il rango di bestia. Una metafora giocata tra reminescenze di un racconto di Matteo Salvatore, una chitarra elettrica in stato di psichedelìa conclamata e una ritmica ipnotica e potente.

 

 

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