Windmill Project – Demo (2008 – 2009)

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 Composto da tre amici: Daniele Testi alla voce e al pianoforte, Diego Bertelli alla batteria e Simone Dini alla chitarra, a cui si è aggiunto il bassista Gianluca Erra, il gruppo dei Windmill Project nasce tra Camaiore, stupendo comune della provincia di Lucca, e il Connecticut nel 2006.

La particolarità di questa band, dotata di un suono che non lascia spazio al superfluo, è quella di aver cercato di introdurre nuove soluzioni all’interno dell’ambito musicale in cui si muove, l’indie rock, ispirandosi, ma allo stesso tempo mantenendone le distanze, alle esperienze di gruppi come Radiohead, Mogwai, Blond Redhead, Calexico, Sigur Rós, Massimo Volume e Marlene Kuntz.

Come risulta evidente dagli undici brani, appartenenti ai demo “Phase a: feasibility”, “Vivaldi”, “9 Impure acts” e “Truth serum, che ho avuto occasione di ascoltare, le innovazioni portate da questo ensemble sono innumerevoli.

In primo luogo viene abbandonata la classica struttura strofa-ritornello.

Le canzoni assumono la valenza di microstorie che vanno raccontate dall’inizio alla fine senza ripetizioni.

I testi tutti rigorosamente originali e cantati con una voce chiara e ben scandita in inglese, cosa insolita per una band italiana, narrano di esperienze opprimenti e di situazioni senza apparente via di uscita, quasi a sottolineare che il mondo sia veramente cattivo e privo di ogni possibilità di redenzione per l’essere umano.

Fa da contraltare a questa cupezza un suono limpido e lineare che assume un impeto quasi romantico dettato da una sezione ritmica, composta da basso batteria e chitarra, che spazia attraverso un ampio spettro di sonorità sopra di cui emerge la rassicurante presenza del pianoforte che perde la sua caratteristica di strumento di accompagnamento diventando esecutore solista delle melodie dei brani.

Un’altra ventata di novità è stata apportata dall’aggiunta alla struttura delle tracce del suono di strumenti non propriamente comuni in una band rock come theremin e violini.

A testimonianza della validità della musica dei Windmill Project va sottolineato che il gruppo ha suonato in prestigiosi locali della Toscana come: Tago Mago, The Cage, Cantiere San Bernardo, Baraonda, Stige, ed ha raggiunto le fasi finali di prestigiosi concorsi musicali come: “Tour Music Fest” 2008, “Summer Giovani” 2008, “Emergenza” 2008, “Rock Targato Italia” 2009, “Italia Wave” 2009 ed è comparso sul canale “Match Music” con il brano Feeble Light tratto dal primo EP, “Vivaldi” del 2008.

Il secondo EP, Phase A: Feasibility, 2009, è stato registrato presso il “Lizard Lounge Studio” di Colin Pilkington, produttore di varie band emergenti inglesi, tra cui The Operations.

Alla luce di quanto scritto possiamo auspicare che gruppi come questo, capaci di esprimere una poetica musicale così intensa e particolare, trovino strade per emergere.

 

 

 

 

Elio Marracci (giugno 2010)

 

 

 

 

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