UNITED KINGDOM “United Kingdom” (1978)

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Curioso che il mio personale battesimo con la musica fu, nell’Aprile del 1978, non con un disco new wave (genere che di lì a poco mi avrebbe frastornato), ma con un 33 giri di un supergruppo formato per 2/4 da ex King Crimson (John Wetton e Bill Bruford), per ¼ da un ex Soft Machine (Allan Holdsworth) e per l’ ultimo quarto da Eddie Jobson (session man che vantava collaborazioni con Curved Air, Roxy Music e Frank Zappa). Fu Alaska l’arco che scoccò la freccia decisiva e la consapevolezza che stesse accadendo qualcosa la ricordo benissimo ancora oggi.

Com’era allora “United Kingdom” degli U. K.?

Era, intanto un disco migliore di quelli dei dinosauri in agonia in quel periodo (in ordine sparso: Genesis, Gentle Giant, Emerson Lake & Palmer, Yes, Soft Machine e Who) e che si segnalava per le interessanti sonorità della chitarra di Allan Holdsworth autore di uno dei pezzi migliori (Nevermore che ha una doppia introduzione ed un delizioso sapore misto Canterbury-Steely Dan, la strofa è grande anche se qualche eccesso nell’interplay c’è inutile negarlo).

Tutto il disco si fa ascoltare: dalla mini suite composta da In the dead of night/By the light of day/Presto vivace…(grande solo di Holdsworth sulla prima: si prega ascoltare) al duello Holdsworth/Jobson su Time to kill sino al grande affresco di Mental Medication che ha un paio di passaggi che avrebbe avuto il piacere di arrangiare il grande Zappa.

Anto (1990)

 

 

 

 

Tracks:

  1. In The Dead Of Night.

  2. By The Light Of Day.

  3. Presto Vivace and Reprise.

  4. Thirty Years.

  5. Alaska.
  6. Time To Kill.
  7. Nevermore.
  8. Mental Medication.

 

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