Sabato 9 Aprile TIROMANCINO live al BRADIPOP


SABATO 9 APRILE

@ BRADIPOP

Igea Marina – Bellaria

Via Abba 18

TIROMANCINO IN CONCERTO

+ ringo (virgin radio) deejay set

COSTO DEL BIGLIETTO: 15 euro

ORA APERTURA PORTE: 21.00

ORA INIZIO CONCERTO: 22.30

INFO PER IL PUBBLICO

www.bradipop.it

Telefono 3474546218 – 3382786278

PREVENDITE

365 Rimini

Lilliputt cafè Rimini

Tabaccheria centro comm.le Malatesta Rimini

Edicola la Fornace Santarcangelo di Romagna

Art Cafè Santarcangelo di Romagna

Bar Marecchia Villa Verucchio

Caffè Gran Italia Novafeltria

Bar Felix Gambettola

Bar Sport S.Giustina

“L’ESSENZIALE” TOUR 2011

“L’essenziale è riuscire ad avere qualche cosa di buono da fare

o almeno da dire

per non restare a guardare…”

Il 2011 segnerà il ritorno dal vivo di una delle band più amate e attese della scena italiana in una sola parola i TIROMANCINO.

Il nuovo Tour presenterà il disco “L’ESSENZIALE”uscito nei negozi (anche on line) da fine ottobre ed anticipato dal singolo “L’ESSENZIALE” grande successo radiofonico. Il secondo singolo “QUANTO ANCORA” estratto dall’album è da pochi giorni on air su tutte le radio ed è attualmente uno dei brani italiani più programmati. Il nuovo lavoro vede un ritorno alle melodie e alle atmosfere tipiche dei Tiromancino, si noterà dal punto di vista sonoro un maggiore spazio alle chitarre, in cui emerge il lato chitarristico di Federico. “L’ESSENZIALE” è un album che emoziona, per diversi motivi. Il primo è che sancisce il ritorno sulle scene di un gruppo che con la sua musica ha caratterizzato, in questi anni, il panorama musicale italiano finendo per farne parte in un modo importante. Ritrovare i Tiromancino è come ritrovare dei vecchi amici che non vedi da un po’. E, che dopo cinque minuti, ti sembra di non avere mai perso di vista davvero. Ma il nuovo album della band di Federico Zampaglione è un album importante anche e perché arriva dopo che “il fare” ha permesso a Federico di realizzare appieno le proprie aspirazioni artistiche, lasciandogli di conseguenza la libertà di pensare ad un disco semplicemente come una raccolta di canzoni, un affare che riguarda lui e la musica. E non è un caso che questo album non abbia riferimenti cinematografici, altri piani o altri rimandi, ma sia una raccolta di nuove canzoni fatte per essere suonate, per essere cantate, per essere ricordate. E registrate con un nuovo suono in mente.

Dimenticate i Tiromancino focalizzati sul suono del piano che avete ascoltato nello scorso

decennio: “L’ESSENZIALE” riparte dalle chitarre, da sempre la passione di Federico, e dalla

voglia di restituire ai brani una nuova essenzialità, un’asciuttezza stilistica che forse sono soltanto il

risultato di una voglia di perdere peso che arriva con l’età, e con gli anni di carriera.

“L’ESSENZIALE” è in questo senso un album leggero, pieno di canzoni importanti, che però sono

portate a salire verso l’alto, a volare senza peso.

Registrato tra Roma e i leggendari studi Henson di Los Angeles “L’ESSENZIALE” gode dei favori di alcuni importanti musicisti di studio statunitensi, che hanno dato a questo album l’imprinting di un suono fuori dal tempo, fedele soltanto alle canzoni. E se Federico è un artista che ama agire, ecco che, tra gli ospiti, l’unico ospite italiano, Fabri Fibra, finisce per essere una sorta di suo specchio gemello, per la voglia incessante di non stare mai fermo.

L’ESSENZIALE è una bella conferma di stile, riporta nella nostra quotidianità delle canzoni che iniziavano a mancarci e che sicuramente sapranno trovarsi un posto nel cuore e nella vita delle persone. Il viaggio di Federico e dei Tiromancino prosegue, sorretto da alcune basilari certezze… l’essenziale è riuscire a dare forma / anche a quello che ti sembra assurdo / e se pensi al futuro / non tutto è perduto… l’azione, la voglia di fare, prima di tutto.

BIOGRAFIA

La voglia di fare è da sempre amica di Federico Zampaglione. Pochi artisti come lui hanno saputo

imprimere una direzione alla propria strada facendola scorrere attraverso le proprie passioni con la

stessa energia di un treno in marcia. E’ stato così già a partire dalla fine degli anni ’80, quando i

Tiromancino si sono formati, a Roma. Ha continuato ad essere così negli anni ’90, anni in cui la

band affilava il proprio suono attraverso proposte musicali di volta in volta sperimentali o più

rassicuranti, ma sempre accomunate dalla voglia di farsi notare e dall’esigenza di farsi

comprendere. Federico Zampaglione, di quella spinta incessante, era per l’appunto il motore,

inarrestabile: collaborazioni, tournée, apparizioni televisive, scrittura di canzoni, tutto faceva capo a

lui e alla sua voglia di portare i Tiromancino oltre il ristretto ambito in cui la scena alternativa

italiana sembrava averli collocati. Nel 2000, con l’album “La descrizione di un attimo” arrivano la

svolta, e il successo. Che da quel momento in poi non abbandonerà più la navicella dei

Tiromancino, nonostante i continui cambi di organico e alcuni momenti di crisi interna, anzi. E’

proprio da quel momento in poi che la ditta si avvia a diventare, progressivamente, sempre più una

creatura del solo Federico, che ne impugna saldamente il timone. Gli album successivi, “In continuo

movimento” e “Illusioni parallele”, non fanno che confermare e ampliare la svolta sonora di un

album come “La descrizione di un attimo”, arricchendolo di elementi inconfondibili per il sound del

gruppo, che viaggia ormai in perfetto equilibro tra raffinatezze pop e spigolosità rock,

metabolizzando al proprio interno elettronica, hip hop, dance e il background musicale degli ultimi

vent’anni. Al centro di tutto questo universo, però, c’è un sole: il songcrafting di Federico, ossia la

sua innata capacità di scrivere grandi canzoni. Le sue metriche, i suoi giri armonici, la felicità nella

scelta delle melodie, perfino il suo inconfondibile modo di cantare, sono il marchio di fabbrica dei

Tiromancino, che nel 2005 si concedono il lusso di pubblicare un’antologia che ne sintetizza il

cammino di dieci anni. Ma Federico è un artista d’azione, dicevamo. E se già nel percorso dei

Tiromancino aveva dimostrato un’attitudine al visual molto spiccata, finendo per contribuire

personalmente alla realizzazione dei videoclip della band, ora è arrivato il momento di osare. “Nero

bifamiliare” è la sua prima idea per il cinema, idea che diventa film, film che riscuote un successo

sufficiente a far voltare la testa a quanti, fino a quel momento, lo avevano considerato “soltanto” un

musicista brillante, come del resto conferma la pubblicazione di un nuovo album dei Tiromancino,

“L’alba di domani”, che di quel film contiene la colonna sonora. Così, la spinta verso il nuovo,

verso ciò che è davanti, non si ferma. Anzi. 2010. Un altro anno cruciale per Federico. Nelle sale

cinematografiche esce il suo nuovo film, “Shadow”, un horror in piena regola, acquistato in oltre 30

paesi esteri e trasmesso in televisione negli Stati Uniti. Nei negozi di dischi, invece, si prepara ad

arrivare un nuovo album di inediti, ennesima svolta artistica di un percorso unico e inimitabile, al cui centro ci sono, ancora una volta, soltanto delle grandi canzoni.

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