NEW FOUND GLORY + My Own Rush + Airway – Live & Photo Report – MUSICDROME, MILANO, 10-06-2009

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Puntualissimi, entriamo al Musicdrome alle 21, ed è subito shock: nel piccolo spalto a destra del palco, una ragazza solleva un cartello con su scritto «My Own Rush: I’m pregnant!», così, tanto per gettare nel panico la band che si sta esibendo in quel momento, che infatti sbianca di colpo, all’unisono. Ci viene il sospetto che la tipa, pagata da un gruppo rivale o sabotatrice black metal in proprio di eventi rock, millanti la maternità solo per distrarre i My Own Rush – che, sia come sia, non incantano –, ma non facciamo in tempo ad avvicinarla per sciogliere il dubbio (non ci poniamo neanche la questione che possano essere solo affari suoi, ovviamente), che on stage è la volta degli Airway_10giugno2009_5488.jpgAirway, autori di un ottimo emo caratterizzato da eleganti trame chitarristiche, melodie orecchiabili e più che discreta potenza di suono. Bravi, soprattutto quando si fanno più cattivi e sfociano nello screamo.

Il soundcheck che prelude all’esibizione delle star della serata sembra davvero non finire mai, e nel mentre, per giunta, la milizia del locale avvisa i fotoreporter che da lì in poi non saranno permessi i flash, e che dopo le prime due canzoni dei New Found Glory dovranno abbandonare la postazione sotto il palco (“sotto” si fa per dire: è alto 40 centimetri), con grande scorno della nostra Lara, che ha fatto un viaggio lunghissimo e irto di pericoli solo per fotodocumentare la serata.

My_Own_Rush_10giugno2009_53563.jpgDopo più di 20 minuti le luci finalmente si spengono e, sulle note dell’eccezionale «All Downhill From Here» (da «Catalyst» del 2004, forse ancora oggi il loro miglior album), iniziano la loro esibizione gli attesissimi paladini dell’emo-pop punk provenienti da Coral Springs, California. Seguono altre due starting-track, «Understatement» dal vendutissimo «Sticks and stones» e «Right where we left off» dall’appena pubblicato per Epitaph «Not without a fight», e il pubblico (400 persone circa) è già in visibilio, anche perché i membri del gruppo non si risparmiano on stage e si avvicinano continuamente a stringere la mani ai fan, da cui li separano appena un paio di metri (si spiega così, a onor del vero, l’allontanamento dei fotografi).

Si procede spediti con un’alternanza di pezzi vecchi («Dressed to kill» e «Hit or miss» dal disco autointitolato del 2000, «Hold my hand» da «Coming home» del 2006 e altre due perle da «Catalyst», «Truth of my youth» e «Failure’s not Flattering») e nuovi («47», «Don’t let her pull you down», «Truck stop blues»), che i presenti conoscono già a memoria, fino ad arrivare al cuore del concerto, costituito dalle due canzoni forse più belle della recente produzione della band, ovvero «Tip of the iceberg» e «Dig my own grave», eseguite una dietro l’altra senza pausa, proprio come nell’ep da cui sono tratte, «Tip of the iceberg» dello scorso anno.

NFG_10giugno2009_5649.jpgDopo la cover abbastanza folle di «Kiss me» dei Sixpence None The Richer e la classica pausa-bis, si chiude in bellezza con «Listen to your friends» e con il singolo di maggior successo del gruppo, «My friends over you».

Tutto quello che perdono in pulizia di suono e precisione rispetto alle prove in studio, i New Found Glory lo guadagnano in capacità di intrattenere, divertire e trasmettere energia, e alla fine si va via tutti pienamente soddisfatti per la bella serata regalata dai cinque tatuatissimi ragazzoni americani.

 

 

 

 

ALESSANDRO MARONGIU (giugno 2009)

 

 

 

 

© Lara Brambilla in esclusiva per Miusika.net

 

 

My Own Rush live @ MusicDrome (Milano) 10-06-09

 

 

 

Airway @ MusicDrome (Milano) 10-06-09

 

 

 

New Found Glory live @ MusicDrome (Milano) 10-06-09

 

 

 

© Lara Brambilla in esclusiva per Miusika.net

 

 

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