Love in Elevator – Il giorno dell’assenza (2010)

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Il 2010 non è ancora finito eppure ci ha già donato tantissima buona musica sia in campo internazionale che in campo italiano. Tra i tanti album che ero davvero curioso di sentire c’è Il giorno dell’assenza, la nuova fatica dell’ultima incarnazione dei Love in Elevator.

La band veneta fin dai suoi esordi è una di quelle che il rispetto dei propri aficionados è andata a conquistarselo sul campo ovvero on stage. In tutti i suoi cambi di formazione (che non son stati pochi) ha sempre mantenuta costante questa sua peculiarità ricevendo sempre buoni riscontri, anche nella sua ultima incarnazione che è quella del presente album (Anna Carazzai chitarra, basso e voce, Christian Biscaro basso, chitarra e voce, Roberto Olivotto batteria, chitarra e percussioni) gli apprezzamenti che riceve dal vivo son sempre tanti.

Altra costante che hanno sempre avuto è stata una continua evoluzione sonora e del resto non poteva essere altrimenti visti i diversi cambi di formazione. Evoluzione che viene testimoniata anche da Il giorno dell’assenza la loro ultima fatica in studio.

Il giorno dell’assenza presenta diverse novità e conferme importanti rispetto al precedente RePulsion.

Innanzitutto la novità non da poco di scrivere la quasi totalità dei testi in Italiano (unica eccezione Honey) da parte di Anna (autrice di quasi tutti i testi esclusi Bulletto scritto a 4 mani con Anna Giulia Volpato e Mancubus) e di Christian. Già solo questa scelta ha portato diverse modifiche al sound dei Love In Elevator, infatti le linee melodiche in italiano impongono un modo differente di cantare rispetto all’inglese e va da sé che porti ad affrontare molto più duramente i propri limiti vocali, ma superato questo scoglio psicologico il risultato non può che essere di maturazione in senso espressivo e di maggior consapevolezza dei propri punti di forza. Anna ha accettato la sfida auto-impostatasi (e che avevo invocato nella recensione di RePulsion 🙂 ) e secondo me ne è uscita una cantante ed una autrice migliore che ha scoperto altri aspetti di se stessa. Lo stesso si può dire anche per Christian Biscaro e per la vecchia compagna di viaggio Giulia Volpato (che faceva parte della formazione originale insieme ad Anna) che interpreta Bulletto. Ovvio che non tutto sia perfetto, l’Italiano è la principale lingua del Bel Canto non a caso, ma sicuramente perfettibile.

Ovviamente vista la nuova formazione e la scelta di cantare principalmente in Italiano non potevano non esserci delle modifiche nel sound dei Love In Elevator. Il suono è rispetto a RePulsion più pulito, meno ruvido ma non per questo meno potente, con spazio anche per momenti intimi e delicati (Honey, Camilla’s theme), non privo però dei punti di forza che avevano caratterizzato la prova precedente ovvero maturità compositiva unita a quella esecutiva che rende la band capace di sapersi muovere anche in questa nuova prova su più aspetti del rock alternativo, da quello più poppeggiante a quello più oscuro, con un pizzico di vena psichedelica in più e un pizzico di impronta blues in meno forse dovuta alla presenza come coproduttore (insieme agli stessi Love in Elevator) di Marco Fasolo. Per semplificare: Il giorno dell’assenza rispetto a RePulsion ci propone una band che ha mantenuto intatti i propri punti di forza e che ha però adesso maggiori sfaccettature e maggiori capacità espressive (ascoltare Dune, I cieli di Munch e la struggente Honey per credere).

Nutrita anche in questo nuovo album la presenza di ospiti di tutto rispetto, oltre ai già citati Marco Fasolo e Anna Giulia Volpato ci sono Luca Ferrari, Nicola Manzan, Tommaso Sogne, Maria Elisa Frigato e Marco Ghezzi.

In conclusione i Love in Elevator secondo me con Il giorno dell’assenza hanno fornito un’ottima prova e la mia curiosità intorno a questo disco è stata felicemente appagata, la scelta di cantare in italiano si è rivelata davvero indovinata (ed io ne sono molto contento) e adesso la band ha aggiunto nel proprio arco ulteriori frecce che la rendono ancor più interessante. Album assolutamente consigliato e che vale tutti i soldini che spenderete per acquistarlo.

 

 

 

 

Mario (novembre 2010)

 

 

 

 

Tracklist:

01. Camilla’s Theme

02. Il Giorno dell’Assenza

03. Dune

04. Bulletto

05. Mata Hari

06. Il Sesso delle Ciliegie

07. Mancubus

08. water

09. Messalina

10. trombetta

11. Consigli d’un bruco

12. I Cieli di Munch

13. Honey

 

 

1 Comments

  1. Oraspuin

    Perchè dopo il blackout dei Verdena, i Love In Elevator rappresentano l’alternativa più valida alle ritmiche contorte e all’escandescenza sonora del terzetto di “Requiem”

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