Killing Joke – Absolute Dissent (2010)

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Lo stavamo aspettando. Finalmente è arrivato!!!

Dal 20 settembre 2008 quando Geordie, in occasione del concerto a Milano, ci aveva anticipato che avevano in programma due album di inediti di nuovo con la formazione originale che non vedevamo l’ora.

Bene cari nuovi e old gatherers l’attesa è prossima alla fine.

Il 27 settembre 2010 finalmente potrete ascoltare su cd e su vinile il nuovo album dei grandissimi e seminali Killing Joke (oppure acquistarlo subito ora in formato digitale), il titolo è già sintomatico di ciò che potrete sentire – Absolute Dissent (Assoluto Dissenso).

Non vi nascondo che le mia curiosità riguardo Absolute Dissent era enorme.
Già a partire dal fatto che l’album ha cambiato nome e scaletta in corsa, infatti si sarebbe dovuto chiamare Feast of Fools ed avere altri brani tra cui appunto Feast of Fools, I am War, A sick Sun, Time Wave (presentata in anteprima sul live The Gathering 2008) e Suicide Tribe. Questi brani non inclusi su Absolute Dissent non si sa se andranno a far parte dell’album che seguirà o se verranno pubblicati come EP.
Altra curiosità mi derivava dal fatto che Absolute Dissent uscirà in due versioni, una standard con tutti i pezzi nuovi ed un’altra deluxe su due cd, dove il secondo cd conterrà una serie di cover scelte tra le tantissime uscite in questi anni e il remix di Democracy curato dai Nine Inch Nails (stranamente non c’è nessun remix degli amici ed ex roadies The Orb). Tra le cover scelte ci sono ad esempio The Wait dei Metallica, Primitive degli Helmet, Pssyche dei Nouvelle Vague, Requiem dei Foo Fighter.
Ed ovviamente la curiosità di risentire Jaz, Geordie, Big Paul e Youth di nuovo insieme in studio dopo 28 anni dalla uscita dell’ultimo album composto tutti insieme, il fantastico Revelations.

Tanta attesa e tanta curiosità non è andata delusa.

Per questi quattro signori di mezz’età con qualche filo grigio tra le tempie e tra la barba sembra che il passare del tempo faccia solo bene a livello compositivo. Chi si aspettava quattro cavalli imbolsiti rimarrà assai deluso, i nostri non solo picchiano duro come negli ultimi due album Killing Joke 2003 e Hosannah from the basements of Hell ma riescono a condensare in dodici brani oltre trent’anni di carriera, citando non solo se stessi in maniera moderna (Pssyche ad es.) ma proponendoci anche cose nuove e citando anche qualche vecchio collega (i primi che mi vengono in mente sono i Cure del trittico oscuro su In Excelsis e il Martin Atkins di Extremities, Dirt & Various Repressed Emotions), e un inizio al fulmicotone con la title-track (state tranquilli anche il resto dell’album non vi deluderà 😉 ).

Su Absolute Dissent, registrato tra Londra, la Spagna e Praga, prodotto dagli stessi Killing Joke con l’apporto di Clive Goddard al mixing, troverete ad alto livello le varie sfaccettature e i vari temi che hanno caratterizzato il lungo cammino fin qui percorso dalla band. Per cui troverete i Killing Joke più metal (un famoso critico inglese non senza fondamento li ha definiti i Black Sabbath del nuovo millennio), quelli industrial, quelli melodici, quelli danzettosi, quelli vagamente commerciali, quelli furiosamente anthemici e addirittura quelli dub come ai tempi di Turn to Red. Così come troverete testi corrosivi che trattano di politica, dello sfruttamento delle risorse mondiali, di esoterismo, del controllo delle masse, di biotecnologie, dell’apocalisse e di se stessi. C’è giustamente (e non poteva essere altrimenti) un omaggio a Paul Raven, The Raven King non è una canzone che parla del compianto Raven ma una canzone ispirata dalle sue idee sull’Inghilterra, sulla vita, sulla anarchia e dalle ultime parole che disse a Jaz prima di salutarlo a Praga.

Ciò che non troverete invece è lo stile tribale che ha reso famoso il drumming di Paul Ferguson, il quale in questo album ha deciso di cimentarsi in altri stili. Proprio per questo Absolute Dissent potrebbe deludere chi si aspettava una riedizione di Killing Joke, What’s this for e Revelations (i tre album fatti con la formazione originaria). La mancanza del drumming caratteristico di quei tre magnifici album unito al fatto che Jaz si diverta in diversi stili di canto (con qualche novità in fase produttiva sulla sua voce rispetto a quanto propostoci in passato) sono gli elementi di maggiore discontinuità rispetto al passato. Sinceramente trovo la scelta fatta dalla band assolutamente ineccepibile, ciò che mi aspetto da loro è chiaramente un disco nello stile Killing Joke ma riproporre pedissequamente cose già fatte giusto per accontentare qualche nostalgico avrebbe avuto il sapore di brodino riscaldato, per questo apprezzo davvero tanto quanto fatto su Absolute Dissent cioè una rivisitazione del loro lungo cammino ma con almeno un occhio ben rivolto in avanti.

Qualcuno ha scritto che i maestri Killing Joke son stati superati (in passato) dai loro allievi (Ministry, Prong, Godflesh, Rammstein, Korn e così via dicendo), probabilmente anzi sicuramente è vero, ma questo secondo me dovrebbe essere solo un vanto perché significa che son stati buoni maestri, va però altresì detto che se i precedenti due album ci avevano restituito un gruppo ad un buon livello (io mi spingo oltre e dico ad alto livello) con questo nuovo album Absolute Dissent li troviamo davvero in gran spolvero ed ad altissimo livello.

Per finire, Absolute Dissent è assolutamente consigliato perché i Killing Joke son riusciti a dar vita ad un album molto vario in grado di toccare più corde ma in grado di essere allo stesso tempo compatto e potente, pertanto ritengo Absolute Dissent un ottimo candidato a disco dell’anno 2010.

Da comprare ad occhi chiusi.

 

 

 

 

Mario (settembre 2010)

 

 

 

 

Tracklist:

Standard edition

1. “Absolute Dissent”

2. “The Great Cull”

3. “Fresh Fever from the Skies”

4. “In Excelsis”

5. “European Super State”

6. “This World Hell”

7. “Endgame”

8. “The Raven King”

9. “Honour the Fire”

10. “Depth Charge”

11. “Here Comes the Singularity”

12. “Ghost of Ladbroke Grove”

 

 

 

 

Absolute Respect: Deluxe edition CD two

1. “The Wait” – Metallica

2. “Europe” – Amen

3. “Primitive” – Helmet

4. “Pssyche” – Econoline

5. “Love Like Blood” – Dead by April

6. “Democracy” (NIN Remix) – Killing Joke

7. “Wardance” – The Mad Capsule Markets

8. “Pssyche” – Nouvelle Vague

9. “Millennium” – Fear Factory

10. “Requiem” – Foo Fighters

11. “Pandemuumio” / “Pandemonium” – Kotiteollisuus

 

 

 

7 Comments

  1. Enrico

    Caro Mario, proprio ieri sera ho saputo da Antonello che evresti pubblicato la recensione e questa mattina la prima cosa che ho fatto è leggerla. Non vedo l’ora di acquistare il cd, credo che opterò per la versione doppia e poi ti faro sapere il mio giudizio che credo, non sarà molto diverso dal tuo. Ci sentiamo a presto.
    Enrico (Civitavecchia)

  2. ciao Enrico
    son sicuro che Absolute Dissent nn ti deluderà, non è Extremities e non è Revelations ma è un gran disco lo stesso 🙂

    se nn hai quelle cover si ti conviene la versione deluxe con Absolute Respect (titolo non casuale 😉 ), se hai un buon piatto ti conviene in vinile

    ciao un abbraccio grande e aspetto i commenti 🙂

    p.s. ma come mai nn avete commentato le foto dei concerti della reunion? 😀

  3. Enrico

    In effetti sono indeciso tra la versione doppia in cd oppure il vinile.
    Non ho commentato le foto dei concerti per la reunion perchè c’era poco da commentare, ci avete fatto rosicare. Scherzo naturalmente.
    A presto

  4. Adrena

    I Killing Joke li avevo abbandonati dopo “Extremities…” ora mi sono rimesso sul(o sotto)al treno con questo loro ultimo, leggendo le ottime recensioni. Beh…prima di ascoltarlo ero un pò titubante, rimandavo, rimandavo…Poi una notte l’ho messo in cuffia e mi ha steso. Ero stanco per la giornata di lavoro, dovevo dormire, ma non riuscivo a spegnere lo stereo. Ogni traccia un’emozione diversa, rabbia, melodia, potenza, groove…
    La mattina mi sono svegliato felicissimo.
    Da quanto tempo non sentivo un disco “duro” tanto intrigante, appassionante, ispirato…e dal mio punto di vista molto accessibile… Un Inferno Pop.

  5. Si veramente un gran disco

    l’unico rammarico è che il tour mondiale non preveda nessuna tappa italiana

    se v’interessa si può ordinare il triplo istant cd registrato all’Hammersmith Apollo di Londra il 16 con i Noxshi e gli Young Gods come band di supporto (tra i + bravi dei tanti “allievi” e gatherers dei KJ)
    😉

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