GIO’ DI TONNO: “on air”, da oggi, “Com’è bello aspettare” il nuovo singolo e videoclip

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GIO’’, “COM’E’ BELLO ASPETTARE”

IL NUOVO SINGOLO E VIDEOCLIP, IN ATTESA DELL’’USCITA DELL’ALBUM

 

L’’album “GIO’”’ (previsto per il prossimo autunno) è anticipato dal videoclip e dal singolo

“Com’è bello aspettare” (in radio dal 6 maggio)

 

Da venerdì 6 maggio, sarà in rotazione “Com’è bello aspettare” di GIO’ DI TONNO, la canzone che anticiperà l’’uscita del suo nuovo album (dal titolo semplicemente “Giò”, in uscita il prossimo autunno).

Per il grande ritorno, il cantautore sarà “on air” anche con un inedito video, clip del singolo.

“Com’’è bello aspettare” apre le porte, quindi, al nuovo album di Giò Di Tonno, prodotto da Maurizio Raimo per la dalla Raimoon Edizioni Musicali Srl. “Il brano è nato in uno degli ultimi momenti di “limbo artistico” dichiara il cantautore “e in questa condizione di “fermo”, anche un po’ volontario, ho trasformato l’attesa in un momento di serenità creativa. Da qui, la convinzione che “aspettare” porta con se la curiosità del ciò che accadrà, e che per fortuna, può essere sorprendentemente meraviglioso”.

Il videoclip, girato a Roma con la regia di Fabrizio Cestari per PrimoPiano CineTv è cadenzato da un ritmo serrato e vivace e descrive la giornata tipo di un tassista; un “Caronte” moderno che traghetta le anime (le sue però non sono dannate!) in giro per la città. A fare da contrappunto alla sua giornata, una coppia di ragazzi. Lei corre in cerca di lui, sperando non faccia una “follia”: lui incrocia il tassista e si fa accompagnare dove lei pensava che andasse. Si trovano, si abbracciano, si baciano, si amano. Il finale è positivo come certe attese inconsapevoli; tanto alla fine, tutto va come deve andare… La filosofia del brano, legata al senso dell’”’attesa” è poi la stessa di cui è permeato il cd “GIO’”, che per l’’artista, è vissuto quasi come fosse un suo “nuovo debutto” da cantautore.

Il nuovo album conferma e sottolinea il percorso artistico di Giò, diviso tra i grandi musical che l’’hanno reso celebre nel genere e l’esigenza viscerale, che ora prende prepotentemente il sopravvento, di esprimere le sue emozioni in musica, tradotte in pop cantautorale.

Tra le 11 tracce, segnaliamo sin d’ora il brano “Cento Fontanelle” nato come racconto e “memoria storica” della tragedia del terremoto che ha colpito la città de L’Aquila ed i paesi vicini. Il brano ha ottenuto anche il patrocinio della Presidenza della Regione Abruzzo.

 

 

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