TOM VERLAINE “Tom Verlaine” (1979)

  L’esordio solista di Tom Verlaine (ottimo, lo dico subito) costituisce il naturale proseguimento di quell’inclinazione romantico-autunnale che faceva capolino nelle pieghe di “Adventure”, secondo sottovalutato disco dei Television, e conferma che la vera testa pensante del quartetto era e rimane quella dal collo lungo (vedere la back cover per credere) di Mr. Tom Verlaine.

PETER GABRIEL “III” (1980)

  Fa davvero impressione scorrere la guest list dei musicisti che hanno partecipato alle registrazioni del terzo album, dal titolo omonimo, di Peter Gabriel, ex guru visionario dei Genesis alle prese con il tentativo di aggiornare la propria poetica agli stilemi di quanto accade nel 1980. Se “Games without frontiers”, preziosissima gemma della nuova collezione,

UNITED KINGDOM “United Kingdom” (1978)

  Curioso che il mio personale battesimo con la musica fu, nell’Aprile del 1978, non con un disco new wave (genere che di lì a poco mi avrebbe frastornato), ma con un 33 giri di un supergruppo formato per 2/4 da ex King Crimson (John Wetton e Bill Bruford), per ¼ da un ex Soft

LIVE WIRE “No fright” (1980)

Uno strano equivoco sembra caratterizzare alla base i Live Wire: l’avere due chitarristi innamorati dei Dire Straits ed un bassista funky innamorato di Pastorius. Ora, io non so di che pasta fosse il loro primo disco “Pick it up” né che pesci abbiano preso i vari reporter (magari il disco è buono e, quindi, non

BRUCE COCKBURN “Further adventures of…” (1978)

Solo molto tempo dopo sono riuscito a seguire il consiglio che Max Stefani diede su un vecchio numero del Mucchio a proposito di Bruce Cockburn: “Se un giorno deciderete di comprarvi tutti i suoi dischi in blocco, non ve ne pentirete”. Ora, proprio in blocco non l’ho fatto, ma nell’arco di un annetto, disco dopo