Andare ad un concerto di Paolo Benvegnù è sempre un grandissimo piacere.
La sua non è solo musica di grande qualità, è molto di più.
Testi e melodie si sviluppano su intrecci emotivi, immagini, frammenti di vita che assumono un’autonomia tutta loro pur essendo universalmente condivisibili, a patto di saperli cogliere ed interiorizzare.
Non basta ascoltare, bisogna sentire, coinvolgere tutti i sensi, usando come riferimenti la logica e soprattutto la passione.
Occorre essere assolutamente suggestionabili.
Solo così si può vivere un’esperienza che nella dimensione del live trova la sua forma più compiuta e godibile. Una forma sempre diversa che rende ancora più interessanti i concerti di Benvegnù, più o meno “seri” a seconda delle serate, ma mai deludenti. Anche quando, come nel caso in questione, l’attesa si protrae più del previsto, dilatando la dimensione spazio-temporale in cui crescono le aspettative…
E poi… ecco Paolo, Guglielmo, Luca, Igor e Andrea salire sul palco, “abbracciare” gli strumenti e dare inizio alla magia, dispensando parole, note, sorrisi e sguardi di complicità.
È bello vedere come autoironia, complicità e il piacere di suonare uniscano questo gruppo, perché di gruppo si tratta di fatto, è una meraviglia sentire la passione che ognuno mette nel suonare, nel cantare, nel contribuire a creare un qualcosa di unico, un’atmosfera di sospensione ed entusiasmo che valgono l’attesa e non deludono le aspettative.
Il pubblico sembra gradire molto lo spettacolo, è partecipe e accompagna le canzoni che si susseguono avvolgendo il locale, sembra di stare tutti in una enorme bolla di sapone che manda riflessi colorati e rende più bello lo spazio circostante.
Peccato che come tutte le cose belle il concerto ad un certo punto deve finire, anche se in molti vorrebbero che continuasse.
Così la magia svanisce con la bolla di sapone e restano nell’aria il residuo di riflessi colorati e l’eco di note belle, buone, che fanno bene allo spirito. Verrebbe da stropicciarsi gli occhi e chiedersi se ciò che è appena finito è solo un sogno.
Federica Siervo (marzo 2009)
© Miusika.net pic by Federica Siervo – Paolo Benvegnù @ Urban, Perugia 7 marzo 2009
© Miusika.net pic by Federica Siervo