Bologna Violenta (Nicola Manzan) – Intervista & Photo Report live

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Nicola Manzan, ovvero Bologna Violenta, che col suo “Il Nuovissimo Mondo” porta terrore e violenza sconvolgendo il pubblico con sonorità grind e testi (tratti dal mondo movies e da poliziotteschi) non proprio da tutti!

Morte, sangue, crudeltà… è questo Bologna Violenta, un progetto che sta acquistando sempre più visibilità e apprezzamento da parte del pubblico, ma non spaventatevi, Nicola è un uomo molto gentile e simpatico!

L’abbiamo intervistato in occasione della data del tour con Il Teatro degli Orrori di Trezzo sull’Adda (Mi) il 23/04/2010… ecco qua svelato cosa si cela dietro il percorso del musicista “violento”…

 

 

 

Miusika : Allora, ciao!

Nicola Manzan : Ciao!

M : Bologna Bologna, Bologna violenta, cosa avevi per la testa quando hai realizzato “Il Nuovissimo Mondo”?

IMG_2498_copia.jpgN: L’idea del nuovissimo mondo m’è venuta quando ho visto “Mondo cane”, erano anni che volevo fare un qualcosa di grind, di molto estremo, però quel grind senza le voci growl, senza assoli pesanti, volevo una cosa diretta, molto breve, molto hardcore. Ho visto “Mondo cane” quindi (ero a Bologna tra l’altro) e mi è piaciuto molto perché è un film ricco di contrasti, quindi bellissime immagini, paesaggi, musiche e … morte un attimo dopo… il disagio, gente che sta male. Insomma diciamo che l’idea del “Nuovissimo mondo” nasce ancora prima del concetto di Bologna Violenta, perché prima del “Nuovissimo mondo” ho realizzato il mio primo disco, quello di 26 pezzi da 26 secondi che era ispirato ai polizziotteschi, però avevo già altre idee in testa, infatti appena finito il mio primo disco ho cominciato subito a lavorare sul “Nuovissimo mondo”.

Poi sono stato in Australia anche, e mi piaceva questa cosa del nuovissimo mondo, una cosa nuova che è già vecchia, insomma mi piaceva l’idea di fare un disco di contrasti, ecco.

M: Parlando della tua crescita artistica, tu suoni il violino, la chitarra, e il casino. Sai fare dell’ottimo rumore insomma! Quand’è che hai scoperto cronologicamente cosa ti piaceva suonare di più? violino-chitarra-rumore oppure rumore-chitarra-violino o ancora chitarra-rumore-violino?

IMG_2379_copia_copia.jpgN: No no, la cosa è molto delineata, io ho iniziato a suonare le tastierine, a 5 anni, con un maestro che veniva a darmi lezioni in casa, a 7 anni il violino, e a 14 ho iniziato a suonare la chitarra, mentre a 18 anni ho iniziato a suonare la chitarra elettrica con vari gruppi, con Tommy tra l’altro! (Tommaso Mantelli, basso ne Il Teatro degli Orrori e leader dei Captain Mantell).

Però avendo iniziato col violino, amo ancora molto la musica classica, non la sto facendo da anni purtroppo e mi manca molto, infatti quando trovo i miei colleghi della classica chiedo sempre : “oh cosa fai? cosa suoni? ecc…

Il rumore invece è arrivato verso i 16/17 anni, quando ho cominciato ad ascoltare i “Napalm Death”, gli “Indigesti”, diciamo che la tecnica strumentale e la tecnica di registrazione in quei casi era assolutamente sottomessa all’impatto e al messaggio. Questa cosa mi ha sconvolto perché io venivo dalla scuola classica e quindi la regola era : devi suonare benissimo e quando suoni benissimo dai qualcosa, lì invece era : suoni malissimo e dai tantissimo. Un po l’opposto.

M: Capisco e condivido parecchio! Ma parliamo del tuo rapporto con la musica elettronica, visto che in Bologna violenta ce n’è un bel po’ direi!

N: Si, la musica elettronica mi piace parecchio, anche se non è un mondo che sento di aver esplorato molto. Tuttavia in Bologna violenta c’è molta elettronica, c’è programmazione di batterie, synth, campioni vocali. Alla fine diciamo che col digitale la musica elettronica è diventata musica del computer. Nella musica elettronica fatta seriamente invece, con i sinth e queste cose qua non ci sono molto dentro, però mi piace molto, tra i miei gruppi preferiti ci sono gli Air, che non so se facciano musica propriamente elettronica, però è quella roba che non è un gruppo rock!

M: E i Nine Inch Nails? visto che ne parlavamo prima… (durante l’incontro) Potrebbero essere uno dei gruppi che ti hanno influenzato? Ti piacciono?

IMG_2385_copia_copia.jpgN: Ah ecco, i “Nine inch nails” guarda tanti anni fa ho rubato “Downward Spirals”, in un negozio di Treviso, adesso lo posso dire, tanto il negozio ha chiuso, come tantissimi negozi… L’ho preso perché era un digipack e si poteva rubare, avevo visto il primo video loro, del primo disco, quello dove c’è Trent Reznor attaccato alle pellicole…Mi ricordo di aver preso quel disco lì, poi di notte l’ho ascoltato in cuffia ed è stato destabilizzante. Da quel momento mi sono detto : ecco ora io posso fare qualsiasi cosa! Quindi quel disco direi che è stato fondamentale per me… Anche se i Nine Inch Nails mi piacciono molto però devo dire che non li conosco bene! E’ una cosa a pelle, quando li ascolto mi piacciono molto, però la parentesi “Downward spirals” mi ha influenzato parecchio.

M: Ecco, cambiando discorso, abbiamo sentito molto Pierpaolo (Capovilla ndr) parlare dell’approccio a questo nuovo tipo di distribuzione della musica. Ovvero, lui dice di scaricare album, poi quando qualcuno merita, lo acquista semplicemente perché si sente di dover dare soldi a un determinato artista. Il resto viene semplicemente eliminato. Tu cosa ne pensi di tutto ciò?

N: Io penso che sia giusto comprarli i dischi, perché altrimenti staremmo facendo tutti un altro lavoro… Secondo me questa cosa del free download ritenuta come un problema, è una cosa un po’ ridicola, nel senso che io mi son doppiato centinaia di cassette da vinile, cd, da qualsiasi cosa… Lì c’era un aspetto economico da considerare anche, per cui la cassetta da 46 ti costava 1.700 lire e quando finivi i soldi era un problema! Adesso la cosa qual è? E’ che gratuitamente ti scarichi centinai di dischi, però quelli che tu riesci effettivamente ad ascoltare son pochi! Poi io ho scaricato anche il mio disco perché era una cosa mi faceva ridere, pensavo di trovare gli mp3 che avevo fatto io, invece erano mp3 a 128 o wma scarisissimi… Però mi fa piacere perché vuol dire che se nel 1992 io, Nicola Manzan, doppiavo la cassetta dei “Jester Beast” di Torino, che hanno fatto solo 2000 copie del vinile, ecco, io quell’album ce l’ho ancora! Disco che ora è introvabile… o magari si trova sui torrent, che io non sono molto in grado di usare purtroppo! Però è una figata perché se io non avessi doppiato su quella cassetta lì, io quel disco non l’avrei mai sentito… E sono i “Jester Beast”, un gruppo che ha fatto un solo disco! E per me è stato un disco su cui ho perso veramente tante ore… mi piaceva tanto… Non mi son potuto comprare il vinile perché all’epoca non avevo i soldi, ma almeno ho una cassetta! Adesso è uguale perché io per primo avrò 100 CDr pieni di mp3 che ho ascoltato effettivamente poco, quindi io non sto neanche facendo un danno all’artista, scaricando il disco dei “Tizio e Caio”, se poi non lo ascolto… è come non averlo scaricato, se poi c’è il disco dei “Drive like Jehu”, gruppo del 1991, e io lo trovo in giro, me lo compro, perché ho gli mp3! Così come altri gruppi… ad esempio anche gli “Slint”… li ho sempre ascoltati in cassetta, appena trovato il disco e me lo sono comprato… O gli “Air”… ho trovato il disco in autogrill e mi son detto : “Lo voglio!” anche così, per ascoltarlo in macchina, poi magari lo spacco… tipo… no? Insomma quello che voglio dire è che adesso si può scaricare un sacco di roba, però il tempo per ascoltarla è sempre lo stesso! Poi la gente fa quello che vuole, io non la vedo come una cosa totalmente negativa, se ho venduto mille copie del mio disco e altre 10.000 sono state scaricate ben venga…

M: Si sono d’accordo, d’altronde c’è anche chi ne fa un fatto storico, cioè vede tutto questo come un passaggio obbligato, da quando la musica non veniva distribuita molto, come nel 900 ad esempio, a quando col passare del tempo e con l’avvento della cultura di massa, la musica viene appunto addirittura scaricata gratuitamente… Poi c’è chi pensa che alla fine di tutto gli artisti abbiano altri modi di guadagnare soldi con la loro musica… Che per me è vero fino ad un certo punto…

N: Si esatto, è vero fino ad un certo punto, diciamo che parlando di Bologna Violenta, io ho fatto un disco che è molto estremo e 1000 copie le sto già per ristampare, perché la gente il disco se lo compra! Allora cavolo, l’altro giorno ho visto su megaupload che c’erano 15.000 download del mio disco, che non so neanche se siano veri, però la gente poi lo vuole il disco… Io come dicevo prima non scarico molto, perché non ho tempo nemmeno per guardarmi le mail, però mi passano molte cose, molti mp3, e alla fine se qualcosa mi piace, io me la compro… e la gente fa così. E quindi non continuiamo a credere alle major che dicono di non vendere più dischi, le major non vendono più dischi perché producono dischi di merda! Dischi di persone a cui non interessa vendere l’album, ma a cui basta solo vedere il loro singolo bello e fatto… proprio una questione di consumo e basta!

M: Diciamo che da quando non c’è più “Festivalbar” forse stanno fallendo!

N: Eh ma c’è “Amici”, c’è “X Factor” c’è tanta roba… io speravo di farlo “Festivalbar”, così becchi un po’ di soldi, ma non con musica tua magari (risata generale) così ti senti meno sporco! (ancora risate) La chiami marchetta, però, la stai chiamando appunto marchetta!

M: Bene,passiamo ad altro… Il Teatro degli Orrori! Com’è nata la storia di suonare con loro? E’ stato un giro di amicizie o li conoscevi solo da fan?

01_SS.JPGN: Guarda, io Pierpaolo e Giulio (Favero, ex bassista della band) li conosco da tanti anni… La cosa buffa è che Giulio mi aveva chiamato tramite il cantante dei “Non voglio che Clara” che aveva sistemato le parti per “Maria Maddalena”, il pezzo de “Dell’impero delle tenebre”. E quando Giulio mi ha chiamato non sapeva che fossi io. Quindi mi fa : ”Ehi ciao sono Giulio Favero…”e io : “Ahheeeeiiii!” e lui :”Ma chi sei?” (risate) quindi così… alla fine siamo andati a registrare e io ci sono rimasto davvero di merda… Cioè, ho registrato molti pezzi col violino, però metterci il mio violino su un pezzo del genere… che è uno dei più fighi che abbia mai sentito, che era “Maria Maddalena”, mi ha lasciato davvero di merda… sconvolto…

M: Violino che suoni anche dal vivo, e che devo dire, secondo me rende benissimo, è uno dei momenti più fighi perché purtroppo per me effettivamente mancava qualcosa nell’esecuzione live del pezzo… Ma anche perché sull’album “Dell’impero delle tenebre” ci sono molte sovra incisioni…

N: Certo, ma il discorso è che il primo disco è un po’ più scarno effettivamente, il secondo disco è proprio molto pieno, ci son sempre due chitarre comunque… quindi la cosa è stata che uscì il primo disco de “Il Teatro degli Orrori”, io ci collaborai, su quel pezzo…

M: e ci sei rimasto di merda…

N: si si, è proprio tutto il disco che mi piace troppo, cioè secondo me “Dell’Impero delle Tenebre” è un disco della Madonna proprio, uno dei pochi di cui so i testi, perché proprio io i testi dei dischi non li imparo mai…

Poi vabbè mi hanno chiamato per fare “A sangue freddo”, sono andato in studio a sentire i pezzi e lì proprio… ciaoooo!!! Ero già tipo fan adorante… e poi ho visto l’intervista a Novembre in cui o Pierpaolo o Giulio dicevano che a loro sarebbe piaciuto avere un quinto elemento, che suonasse un po di cose… Tra l’altro io quest’intervista l’ho letta nel giorno in cui loro hanno iniziato il tour e suonavano a Trieste… e io avevo appena mandato un messaggio a Giulio dicendo che io non ci sarei stato ma volevo l’inferno! Poi appunto,leggendo l’intervista ho fatto sapere ai ragazzi che io ero libero, ma magari!!! Poi vabbè le cose sono andate come sono andate, Giulio se n’è andato, e ho cominciato a fare le prove con loro ed è andato tutto bene. Io son molto felice perché io ora suono i miei pezzi preferiti…

M: Si vede perché senti molto tua la situazione, nel senso: attiri il pubblico, canti i testi anche quando non sei al microfono…

EPSN0179.JPGN: Eh si perché l’ho fatto per centinaia di volte in macchina, in autostrada, mentre andavo a suonare con altra gente, cantavo sempre questi pezzi e adesso essere sul palco a suonarli, questi pezzi così fighi, che mi piacciono, che sento miei, ma per quello che dicono, per quello che mi hanno dato… Voglio dire dopo che per due anni o più che ascolti questi pezzi che ami e ti danno la possibilità di suonarli, allora tu ci dai il doppio! Per me è molto bello… non potrei essere più felice al momento…

M: Perfetto, cioè… figo… hai vinto! Ma invece, progetti per il futuro? Hai qualche strana idea in testa?

N: Si si, io adesso sto cominciando a pensare al disco nuovo di Bologna Violenta, per quando comunque la promozione de “Il Nuovissimo Mondo” andrà avanti il più possibile… ho tutta l’estate piena perché comunque faccio date anche fuori dal contesto “Il Teatro degli Orrori” …e ho delle idee per il disco nuovo… non so tipo… 4 idee diverse!Non so ancora quale sceglierò, perché sono idee ovviamente tutte un po’ rischiose…

M: Ma anche le idee che hai scelto fino ad ora sono tutte un po’ rischiose…

N: Si però quando cominci a dare un’impronta di un certo tipo, poi devi stare attento anche al messaggio che dai… però si dai, diciamo che ci siamo, ho delle idee molto pesanti per il futuro…

M: Ci piace questa cosa, ci piace molto direi!

N: si si, anche a me!

M: Purtroppo il tempo a disposizione è finito, l’intervista si chiude qui. Grazie mille Nicola per la disponibilità!

N: Grazie a voi ragazzi un abbraccio ai lettori di Miusika e ricordate….. “Sardigna no est Italia” 😉

 

 

 

 

Gabriele Catalano e Paola Gravina (aprile 2010)

 

 

 

 

 

Foto live Sassari (Anfiteatro Ferroviario 17/4/2010) © Mario in esclusiva per Miusika.net

 

 

Foto live Trezzo sull’Adda (23/4/2010) © Paola Gravina in esclusiva per Miusika.net

 

 

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