School of Seven Bells – Ghostory (2012)

Ghostory

Dopo la dipartite di Claudisa Deheza, gli School of Seven Bells tornano con il terzo disco Ghostory, concept album che racconta la storia di una ragazza la cui vita è influenzata dalla presenza dei fantasmi. 

Il loro dream pop (meno dreamy dei lavori precedenti, ma sempre etereo e sognante) è ricco di elementi elettronici, echi ambient e sonorità anni ’80, e riesce ad essere accattivante ed enigmatico al tempo stesso. L’album si apre con il primo singolo estratto “The night”, in cui la new-wave fa da padrona, mentre la seconda traccia “Love plays” ricorda più la dubcore degli Aucan. “Lafaye” è il brano più elettronico di tutto il disco, ma suona banale e piatta, mentre la successiva “Low times” ha una base electro più fresca e originale che a tratti suona quasi rock, anche se la durata di 6 minuti e 30 secondi può stancare. A smorzare i toni ci pensa la ballata dreamy “Reappear”, avvolgente e soffice, piena di emozioni come invece non è “Show me love”, sempre lenta e sognante ma non così significativa. Le ultime tre tracce sono leggermente discordanti dal resto dell’album: “Scavenger” è un mix di pop, elettronica e sonorità oscure, mentre più rock sono “White wind” e “When you sing”, che però risultano essere tra i migliori brani di questo Ghostory.

Nel complesso, Ghostory risulta leggero e di facile ascolto: forse ci si aspettava qualcosa in più, essendo già il loro terzo lavoro, ma se consideriamo che è stato registrato durante il tour… beh, direi che anche senza Claudia, gli School of Seven Bells ci sanno fare.

Aspettiamo un quarto album più impegnativo, ma nel frattempo: complimenti! Voto: 7.5

 Elena Antolini (Marzo 2012) 

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