ROLLING STONES – MARTIN SCORSESE – SHINE A LIGHT (2008)

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Diciamo la verità, ci si avvicina ad un film “musicale” con una certa dose di diffidenza.

Anche perché si parla dei Rolling Stones, ma degli Stones “attuali”; quindi è legittimo farsi degli scrupoli.

Cosa avranno ancora da dire questi quattro signori?

Però a guardar bene il regista è Martin Scorsese, è poi, insomma, lasciamo da parte gli snobismi e i falsi scrupoli son sempre gli Stones!

Diamine è un bel film.

ROLLING_STONES_____MARTIN_SCORSESE_____SHINE_A_LIGHT_2.jpgDocumenta un paio di date del “A Bigger Band” tenutesi al Beacon Theatre di New York.

Il film si apre con Scorsese che cerca, in tutti i modi, di avere, se non proprio la scaletta dei brani in programma, almeno un’idea; così, giusto per scegliere come riprendere la cosa.

Ma niente da fare, Jagger, eterno dispettoso non lascia trapelare nulla; anzi è molto divertito nel vedere la tensione salire in Marty (Scorsese così come la chiama lui).

ROLLING_STONES_____MARTIN_SCORSESE_____SHINE_A_LIGHT5.jpgSi aprono le danze! E sono gli STONES !!!

Jagger, indemoniato in continuo movimento, Richards, con quella sigaretta che gli pende di sbieco dalla bocca, Wood, furiosamente elettrico, Watts, ascetico e impassibile dietro ai tamburi.

La scaletta è un’omaggio al blues delle origini; non mancano alcuni dei più grandi classici.

Ma per questo film è il blues più sanguigno a farla da padrone.

ROLLING_STONES_____MARTIN_SCORSESE_____SHINE_A_LIGHT4.jpgE gli Stones sanno cosa stanno suonando.

Posso permettersi anche di farsi annunciare dal neo-sessantenne ex-presidente Clinton.

Ed è veramente uno spasso vedere l’ex primo ministro della Polonia, salutare con reverenza uno Jagger alquanto divertito.

Non mancano gli ospiti, naturalmente.

ROLLING_STONES_____MARTIN_SCORSESE_____SHINE_A_LIGHT3.jpgC’è Buddy Guy, al quale Richards fa portar via la sua chitarra; Jack Withe (White Stripes) che, impacciato e imbarazzato, suona con lo sguardo di chi stà pensando “O mio Dio, ma questi sono gli Stones! E io sto suonando con loro!”.

C’è spazio anche per Cristina Aguilera; di bianco vestita, splendente e sicura.

Scorrono i pezzi; poi le luci diventano rosse e, sappiamo cosa ci aspetta!

ROLLING_STONES_____MARTIN_SCORSESE_____SHINE_A_LIGHT7.jpgI’m pleased to meet you. Sbuca tra i fumi il nostro demonio preferito.

E’ Simpathy for the devil. Bella, gronda sangue dalle sei corde del dinamico duo RichardsWood.

Si chiude con Satisfaction; poi via “passami la vestaglia”, verso il camerino.

La soggettiva segue un’ideale percorso che porta fuori dal teatro dove c’è ad aspettarci un radioso Scorsese: “su, su, su!” e la telecamera decolla verso il cielo nero di New York che, poi, risplende ai nostri piedi.

ROLLING_STONES_____MARTIN_SCORSESE_____SHINE_A_LIGHT6.jpgBrillano le luci a New York, brillano ancora gli Stones.

Grazie, arrivederci e buonanotte.

 

 

 

 

STAKANOV (aprile 2008)

 

 

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