MONOGRAFIE

Varie e accurate monografie di artisti musicali, sezione del sito dedicata a musicisti fondamentali, di cui si è arrivati a scrivere che il vero capolavoro è stato la loro stessa vita...

CAPOLAVORI

Fonemi intraducibili, articolazioni di suoni rochi e profondi, a tratti solo respiri dolenti, bisbigli o pianti cangianti in lamento. Note liquide che scivolano affaticate tra brusii e sussurri metallici. Un linguaggio misterioso e alieno, inaspettatamente familiare seppure inequivocabilmente...

RECENSIONI

Qui puoi leggere tutte le recensioni degli album ascoltati dalla redazione di Miusika.net la nostra "critica" può aiutarti a scegliere cosa ascoltare. Se vuoi puoi esprimere la tua opinione commentando le singole recensioni.

BRAND X “Do they hurt?” (1980)

In perfetta media (inglese), i Brand X sfornano il loro 5° disco in altrettanti anni ma, per la prima volta, il risultato non è all’altezza delle cose precedenti. Un generalizzato calo della verve compositiva ci può anche stare, ma se ad esso si aggiungono un’ innaturale tendenza all’attorcigliamento dei temi e delle note

BE BOP DELUXE “Drastic plastic” (1978)

A detta di molti “Drastic plastic” è il disco dei Be Bop Deluxe maggiormente consigliato per via dell’ abbandono, quasi definitivo, delle atmosfere tipicamente glamour che pervadevano dischi come “Axe victim” (1974) e “Futurama” (1975) e dello stemperarsi della pomposità di “Sunburst finish” e “Modern music” (entrambi del 1976). “Drastic plastic” è frutto di

AA.VV. – Saturday Night Fever (1977)

Il 1977 è stato indubbiamente un anno importantissimo per la musica, infatti se dal lato della musica rock vede l’uscita di “Nevermind the bollocks” dei Sex Pistols col conseguente scossone dato dal Punk, dal lato della musica “commerciale” vede l’uscita della colonna sonora del film la “Febbre del sabato sera” che consacra definitivamente la Disco

WALL OF VOODOO “Wall of Voodoo” (1980)

Approfittando di un rigurgito di interesse della Restless che ristampa il primo omonimo Mini Lp di esordio dei Wall of Voodoo, mi rituffo nelle oscure atmosfere metropolitane dei primi eighties forte ormai della conoscenza degli impareggiabili “Dark Continent” e “Call of the West”. In questo mini ci sono seppur più grezzi ed opprimenti gli elementi che