NADA e JOAN AS POLICE WOMAN chiuderanno il SOLUZIONI SEMPLICI FESTIVAL alla Casa Del Jazz Martedì 05 Luglio

 

MARTEDI’ 05 LUGLIO

 

Circolo Degli Artisti

presenta

SOLUZIONI SEMPLICI FESTIVAL

w/

NADA JOAN AS POLICE WOMAN

 

porte/botteghino

19:30

concerti

20:45

 

ingresso

18 euro

 

@ CASA DEL JAZZ

Viale di Porta Ardeatina 55 – Roma

06 70305684

 

 

Saranno NADA e JOAN AS POLICE WOMAN a chiudere Martedì 05 Luglio il Soluzioni Semplici Festival alla Casa Del Jazz.

 

 

NADA

 

Nada Malanima conosciuta da tutti semplicemente come NADA.

Appena quindicenne fa il suo esordio al Festival di Sanremo del 1969 con “MA CHE FREDDO FA” che diventa un successo non solo in Italia ma in tutto il mondo. Seguono” PA’ DIGLIELO A MA’ ” (Sanremo 1970) e “IL CUORE E’ UNO ZINGARO” con cui vince il Festival di Sanremo nel 1971.

Nel 1973 dall’incontro con Piero Ciampi nasce “HO SCOPERTO CHE ESISTO ANCH’IO” un album in cui Nada interpreta i brani scritti per lei dallo stesso Ciampi, livornese come lei, gia’ allora uno dei personaggi più geniali e al tempo stesso più ignorati della musica italiana. La scelta della cantante toscana spiazza il pubblico e la critica.

Nel 1974 l’album “1930: IL DOMATORE DELLE SCIMMIE” frutto della collaborazione con la REALE ACCADEMIA DI MUSICA” uno dei gruppi d’avanguardia del panorama musicale degli anni ’70.

Nel 1976 poi è la volta di “NADA”, un album che contiene quattro brani scritti per lei da Paolo Conte, oltre a nuove composizioni di Piero Ciampi.

Negli anni successivi Nada passa dalla RCA alla Polydor e arrivano altri successi come PASTICCIO UNIVERSALE, DOLCE PIU’ DOLCE, DIMMI CHE MI AMI e TI STRINGERO’.

 

C’è anche la recitazione nell’universo artistico di Nada: viene scoperta per primo da Sandro Bolchi che le affida la parte di Dora Manfredi nel PUCCINI televisivo. Sempre in televisione recita nell’operetta l’ACQUA CHETA, poi in teatro prima protagonista al fianco di Giulio Bosetti – attore che lei considera il suo maestro – nel DIARIO DI ANNA FRANK e PIGMALIONE, poi con Dario Fo nell’ “OPERA DELLO SGHIGNAZZO” tratta dall’OPERA DA TRE SOLDI di BRECHT , infine con Marco Messeri in AMORE E VAPORE.

 

Agli inizi degli anni ’80 è saldamente in testa alle classifiche discografiche con l’album “SMALTO” e con il singolo “AMORE DISPERATO” con cui nel 1983 vince il Festivalbar, Azzurro, Vota la voce. Nel 1984 esce il disco completamente elettronico “NOI NON CRESCEREMO MAI” con la produzione dei “GOBLIN” e nel 1985 “BACI ROSSI”.

Dopo quattordici anni nel 1987 torna a Sanremo con una canzone scritta per la prima volta completamente da lei: “BOLERO”

 

Dopo l’album del 1992 “L’ANIME NERE” (scritto insieme a Venturi & Richter), nel 1994 nasce il progetto NADA TRIO (un trio acustico con Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti degli Avion Travel) che ottiene innumerevoli apprezzamenti e riconoscimenti (dal Premio TENCO, al Festival MUSICULTURA di Recanati), tenendo innumerevoli concerti in ‘clubs’ e teatri sia in Italia sia in Europa. Il progetto viene documentato in un CD dal titolo “NADA TRIO”.

Nello stesso anno 1994 esce la sua prima raccolta autorizzata “MALANIMA Successi & Inediti” prodotta da Marcello Villella per la BMG.

 

La vera svolta fondamentale avviene però nel 1999 con l’album ” DOVE SEI SEI ” (Polygram/Universal): interamente scritto da Nada sia per le musiche che per i testi, l’album – prodotto da Mauro Pagani – e’ trainato dalla canzone “GUARDAMI NEGLI OCCHI” che partecipa al festival di Sanremo di quell’anno. L’ esibizione di Nada al Festival non passa inosservata: Adriano Celentano scrive parole di ammirazione per Nada sul suo disco e invita Nada nella sua trasmissione TV a cantare per lui e in duetto con lui la canzone “IL FIGLIO DEL DOLORE” che inserisce nel suo album.

 

Nada si inventa in parallelo mille progetti che si incrociano e si fondono: nel 2000 porta in giro lo spettacolo “PIERO CIAMPI SI” con Rita Marcotulli al pianoforte e Javier Girotto ai sax, e successivamente – con la stessa Marcotulli – nasce anche un progetto per musica sacra, piano e voce: ” LA TERRA E L’ANIMA “.

Nel 2001 registra ” L’AMORE E’ FORTISSIMO E IL CORPO NO ” prodotto da Pasquale Minieri e Fausto Mesolella per Storie di Note.

Un brano dell’album “Gesù” darà spunto a Citto Maselli per realizzarne un toccante video accompagnato alle durissime immagini del G8 di Genova.

 

Nel 2003 ” TUTTO L’AMORE CHE MI MANCA ” prodotto da John Parish per la “On the road”, disco pluripremiato come migliore album dell’anno e per i migliori testi e musiche del 2003 . In questo album collabora Cesare Basile, un musicista “scomodo”che a sua volta aveva chiamato Nada a cantare la canzone “SENZA SONNO” nel suo album.

Nello stesso anno viene pubblicato da “il Mucchio EXTRA” un Live della tournèe di “Tutto l’amore che mi manca”.

 

Sempre nel 2003 debutta come scrittrice con “LE MIE MADRI” per Fazi editori e vince il premio “Alghero donna” nella sezione poesia.

Segue una lunga tournèe nel 2004 e 2005 ispirata al libro, con Massimo Zamboni (già chitarrista e mente dei CCCP e CSI) e Luca Rossi al basso e Simone Filippi alla batteria (gia’ USTMAMO’ ). Da questa tournèe viene tratto un CD live dal titolo “L ‘ APERTURA” (RadioFandango/Edel).

 

Nel 2006 viene pubblicata la raccolta “LE MIE CANZONCINE 1999/2006” che contiene canzoni e video della recente produzione di Nada .

 

Nel 2007 il nuovo album ” LUNA IN PIENA” (RadioFandango/Edel), con la produzione artistica di Nada, la fotografa al passo con i tempi, come una artista che si confronta con il proprio presente al di fuori delle mode e delle consuetudini. La canzone che da il titolo al disco LUNA IN PIENA partecipa al Festival di Sanremo 2007, e il relativo video vince il premio PIVI e FUTURE Film come miglior video dell’anno.

Nel Maggio 2008 esce un antologia live ” NADA live STAZIONE BIRRA” (RaiTrade/Edel) registrata nel Settembre 2007 a Roma in occasione dell’ultima data del “Luna in piena tour”. Oltre ai suoi maggiori successi l’album contiene due brani inediti “STRETTA” (di Nada) e “NOVEMBRE”, un brano del gruppo “les Fleurs des Maladives. Da queste due canzoni sono stati realizzati due video entrambi finalisti del premio PIVI al MEI 2008.

 

Nell’Ottobre dello stesso anno esce il nuovo libro di Nada, questa volta un romanzo autobiografico, “IL MIO CUORE UMANO” (Fazi Editore). Da questo libro è stato tratto un film documentario per RAI3 prodotto da Bibi film con la regìa di Costanza Quatriglio, presentato con grande successo al Festival del Cinema di Locarno 2009.

Inoltre sempre da “IL MIO CUORE UMANO” Nada si è liberamente ispirata per un monologo teatrale dal titolo “MUSICAROMANZO” di cui ha scritto il testo e composto la colonna sonora. Prodotto da “Fuorivia” e con la regia di Alessandro Fabrizi “MUSICAROMANZO” è attualmente in tournèe in Italia.

 

Nel 2010 – dopo una collaborazione con gli ZEN CIRCUS per il loro disco “VUOTI A PERDERE” – registra il nuovo CD “VAMP” (Infecta/Edel), prodotto insieme a Manuele ”Max Stirner” Fusaroli (fra i più promettenti giovani produttori della scena rock italiana) tra Ferrara e i leggendari ABBEY ROAD STUDIOS di Londra, ed uscito il 12 Aprile 2011.

 

 

JOAN AS POLICE WOMAN

 

Il nome d’arte colpisce, ma può trarre in inganno chi non conosce l’intimità della sua musica. Quando Joan Wasser ha reinventato se stessa, proponendosi come solista dopo aver suonato in numerose bands e in dischi di artisti più noti, un’amica le ha detto che assomigliava ad Angie Dickinson, star della serie TV americana degli anni ’70 “Agente Pepper” (Policewoman). “Come le Charlie’s Angels, ma più coraggiosa, meno frivola”, dice Joan. “E a un certo punto, quando ho sfidato me stessa decidendo di fare musica da sola, mi sono sentita pronta ad affrontare qualsiasi cosa.”

Agente coriacea nell’animo, forse, ma non nel suo modo di fare musica, la poliedrica Joan Wasser – violinista classica, punk rocker, amante del soul e solista di grande talento – non gioca a fare la dura per convenzione. In realtà, non c’è proprio nulla di convenzionale in lei. Come lo slogan che compare sul suo sito web, “Beauty is the new punk rock”, la missione dell’agente Joan è quella di trovare strade originali e sempre più sorprendenti all’interno dei nostri cuori. “Cerco sempre di scavare a fondo nell’emotività,” afferma Joan, “voglio avere accesso al luogo più sincero e puro che ci sia, distillarlo e proporlo in modo che abbia senso dal punto di vista musicale.”

Agli inizi del 2000, Joan diventa un membro stabile della band di Rufus Wainwright. “Lui mi ha costretta ad usare la voce in tantissimi modi diversi perché era sempre molto preciso sui timbri dei coristi che voleva. Esibirsi con Rufus voleva dire esercitarsi per due ore e mezzo. Davvero intenso. Mi ha spinta a fare attenzione ai dettagli.” Cruciale per ciò che sarebbe dovuto accadere, Wainwright invita Joan ad aprire i suoi concerti come solista ed è durante il tour con Rufus che Joan registra il suo primo album. Uno dei brani più belli, I Defy, è un duetto con e su Antony Hegarty. Real Life viene registrato in uno studio di Brooklyn, Trout Recordings, gestito da Bryce Goggin, produttore che ancora crede nei vecchi dispositivi analogici.

Lo scopo di Joan è quello di catturare il suono del suo trio mentre esegue i brani dal vivo e con lo stesso gruppo, studio e produttore, registra anche il suo secondo lavoro: To Survive. “La musica nasce da persone che suonano insieme, non da suoni manipolati con Pro-Tools,” dichiara Joan, “fare musica è un atto, non un processo.”

Quando Tom Rose, che stava pensando di aprire un’etichetta discografica (ora Reveal Records), la vede aprire il concerto di Rufus alla Birmingham Symphony Hall, la carriera solista di Joan decolla. Subito dopo l’uscita del suo primo singolo, The Ride, i critici di tutta Europa restano di stucco. Quando il pubblico britannico apre la strada, altro fa subito seguito. Il ricordo più bello che Joan ha del consenso ottenuto da Real Life è quello di un concerto a Belgrado: “Tutti sapevano a memoria le parole e cantavano in coro. E’ stato magnifico.”

Il 2009 vede Joan immersa nella scrittura di nuove canzoni progettando l’inizio della registrazione del nuovo album entro la fine dell’anno, ma nel frattempo ha dovuto prendersi una pausa per registrare COVER: “Sono stata impegnata a scrivere furiosamente per il mio prossimo album finché ho dovuto necessariamente fare una pausa per evitare il mio cervello esplodesse.” In COVER l’artista esplora i lavori di Iggy Pop, Britney Spears, Public Enemy, Sonic Youth e molti altri.

Nel 2011 è uscito il nuovo progetto “The Deep Field”, senza dubbio la sua migliore e più significativa prova musicale, un intimo e turbinoso viaggio sentimentale, definito dalla cantante stessa il suo disco “più estroverso e gioioso”. Nel marzo del 2010 Joan Wasser (alias Joan As Police Woman), ha fatto ritorno al Trout Studio di Brooklyn per registrare The Deep Field con “l’amico e collaboratore musicale” Bryce Goggin. Si tratta dello stesso studio già utilizzato per incidere i suoi primi due album e, ancora una volta, è divenuto il punto di ritrovo per una lunga serie di musicisti e amici desiderosi di dare il proprio contributo: “Io sono fortunata di vivere a New York e di poter suonare in situazioni così disparate: posso scegliere il meglio del meglio, tutti liberi pensatori di grande talento!” The Deep Field (Il campo profondo) – il titolo si riferisce ad una porzione minuscola e remota dello spazio – è degno successore dei precedenti album “Real Life” e “To Survive” per il successo ottenuto presso pubblico e critica, e conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che Joan Wasser è un talento originale e accattivante sia in studio che sul palco.

 

Lascia un commento