Garbo – Intervista & foto report (live @ Alcatraz Milano 07-12-2008)

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Garbo è un personaggio storico della wave italiana con ben 25 anni di carriera, lo abbiamo incontrato in occasione del concerto tenutosi all’Alcatraz del tour che propone il nuovo album Come il Vetro. Disco che chiude la trilogia dedicata ai colori, iniziata con Blu e proseguita con Gialloelettrico.

Lo ringraziamo per la sua cortesia e per l’opportunità che ci ha concesso, con questa chiacchierata, di conoscerlo meglio.

 

 

 

Miusika: Parliamo dei tuoi ultimi lavori e non solo, abbiamo ad esempio notato un CD tributo (ConGarbo) alla tua musica da parte di diverse band rock italiane, sei stato coinvolto nella cosa?

Garbo_1040349.JPGGarbo: io l’ho scoperto dopo, voleva essere una sorpresa nei miei confronti curata da alcuni artisti tipo Luca Urbani, che è anche un amico, Carlo Bertotti, i Delta V, Boosta dei Subsonica. Alcuni hanno cominciato a vivere questa cosa come una cosa anche bella, divertente e piacevole, come un incontro con altri artisti. Poi si sa l’ambiente italiano è piccolo, quindi ne son venuto a conoscenza abbastanza rapidamente.
Devo dire che è stata una cosa fatta con molto amore, io poi ho sentito tutto il lavoro fin quasi dall’inizio e devo dire che è molto bello. Cioè sento come una cosa, secondo me, affascinante che ogni artista, ogni gruppo, ha scelto un brano e l’ha reinterpretato come fosse una propria cosa. Quindi dai
N.A.M.B., un gruppo giovane, un po alla Nine Inch Nails, piuttosto che i Baustelle, i Krisma, che sono poi degli amici, sento un impronta molto netta rispetto alla loro personalità e questo è molto bello perché, oltretutto, riascoltando i ventun brani, che sono estremi uno dall’altro, vedi Zu e Meg, fanno cose molto diverse tra loro ad esempio, mi suggeriscono anche strade, tracce no? Cose, intuizioni affascinanti, che a mia volta diventano un elemento di curiosità e di analisi per quello che può accadere rispetto a futuri sviluppi. Affascinante.

 

Garbo_P1040553.JPGMiusika: una domanda riguardo la carriera. Ieri ero al concerto a Pistoia dei Diaframma e di Bobo Rondelli, e mi è venuta in mente una considerazione pensando anche al concerto che farai tu oggi. Cioè il fatto che non abbiate avuto quel successo travolgente, che porta all’iperlavoro, vi abbia in qualche modo preservato, che abbiate ancora un modo di fare musica, una voglia

Garbo: quasi vergine

 

Miusika: si ma non solo, che ancora vi è divertimento nel far musica, onestà

Garbo_1040351.JPGGarbo: guarda ne parlavo due giorni fa con la mia agente, Al Capone diceva che se vuoi far fuori un uomo ci sono solo due modi: o lo paghi molto o gli spari. Quindi il successo è vero, anche se dipende dalle persone, ammazza sicuramente la creatività, la fa sedere. A me interessa più mantenere il mio pubblico, avere il mio zoccolo duro, portando avanti il mio percorso artistico e quindi mediare tra quella che è la possibilità di vita e la mia creatività. Non so se mi starebbe bene l’eccesso, né quello della povertà e dell’essere sconosciuto né quello, per mia attitudine e personalità, del successo estremo che in parte ho vissuto negli anni passati, i vari Sanremo, Festivalbar, ecc, ma poi mi sono un po rotto le palpebre più meno a fine anni 80. Di comune accordo con le major però.
Le case discografiche volevano un salto commerciale di un certo tipo, io non ero d’accordo. Io non volevo quel tipo di salto e volevo più autonomia e indipendenza quindi, di comune accordo, arrivederci e grazie. Ognuno per la sua strada.

 

Miusika: e questo vi accomuna, tornando a Federico Fiumani e Bobo Rondelli,

Garbo: si infatti, sono scelte

 

Miusika: ho letto una tua intervista recentemente, in cui tu dicevi di esser d’accordo sulla musica distribuita gratuitamente via internet, peer to peer ecc.

Garbo_1040358.JPGGarbo: si a patto che ci sia una regolamentazione e quindi un miglior approccio alle leggi che tutelano gli autori e gli artisti, perché altrimenti se uno non può vivere di questo come fai poi a produrre un disco? Il rischio poi diventa di perdere gli artisti per strada

 

Miusika: il mercato sta andando però più sulla vendita degli spazi di concerto, delle date che non i dischi in sé

Garbo_P1040447.JPGGarbo: guarda sarà per le varie leggi sul fumo, l’alcool, per la crisi economica attuale, ma i club stanno risentendo parecchio perché la gente va molto meno ai concerti e quindi anche il cachet per gli artisti è minore

 

Miusika: oggi magari più che alla vendita dei dischi i club guardano al numero di contatti giornalieri che un artista ha su myspace per determinarne il cachet

Garbo_P1040382.JPGGarbo: si certo, poi myspace è uno strumento formidabile che mi permette di avere un contatto diretto con il mio pubblico, di informarli sui concerti e i progetti in corso

 

Miusika: altra curiosità, scaturita da questa intervista che ti citavo poc’anzi, e relativa alle apparizioni televisive tipo Music Farm, ecc che non t’interessano o per le quali chiederesti una montagna di soldi

Garbo_P1040422.JPGGarbo: si esatto in questo modo sono costretti a dirmi loro di no e non a doverlo fare io, che è sempre spiacevole. E’ successo. Ci sono state diverse proposte ma non m’interessano. Ho fatto invece di recente Scalo 76, ma perché li ho suonato dal vivo. Quindi un programma televisivo dove sono andato a fare me stesso e non a fare lo scemo del villaggio globale

 

Miusika: ogni volta che ho la possibilità d’incontrare e chiacchierare con un artista come con te oggi, m’incuriosisce il rapporto che ha con l’aspetto live. Tu del resto hai una bella esperienza in questo senso

Garbo_P1040463.JPGGarbo: generalmente mi piace molto giocare e relazionarmi con la gente, mi diverto molto e ci divertiamo con i musicisti che mi accompagnano sul palco, è una cosa piacevole

 

Miusika: anche questo fatto di non avere più una band fissa, ma cambiando spesso componenti ti accomuna con Fiumani. In questo modo finisce col rivedere tutti gli arrangiamenti ogni volta.

Garbo: ma certo, diventa un modo per mettersi in discussione. E’ molto bello, io fin dall’inizio non ho amato l’idea di avere una band fissa. Si può averla per un breve periodo ma io sono un single 😀

 

Miusika: siamo in conclusione, due parole sul nuovo album

Garbo_P1040450.JPGGarbo: arriva dopo Blu e Gialloelettrico e quindi volevo chiudere questa trilogia sui colori che mi ha impegnato sei anni. Mi sono imposto un progetto ambizioso ma era quello che volevo.
Come il Vetro che praticamente non è un colore, in realtà volevo da questo album la sintesi di tutto e andare oltre il concetto di colore. Oppure permettere chi ascolta di vedere l’angolazione dei colori con la tonalità che vuoi attraverso il vetro, che chiaramente è quell’elemento fisico che ti permette di andare oltre concettualmente.
Quindi questa cosa diventa affascinante, e mi ha dato proprio lo stimolo per l’album, per concepirlo. Anche perché insieme ci ho aggiunto le proprietà del vetro, quindi la possibilità di rompersi, di essere fragile, di essere tagliente, di essere non solo trasparente, di appannarsi, e mi ha suggerito una serie di immagini che poi son diventati i brani dell’album.
Ecco perché ho scelto, dopo averci riflettuto a lungo, la sintesi del colore. Cioè è l’assenza totale del colore o la presenza di tutti i colori.

 

 

 

 

Stakanov & Marco Baratti (dicembre 2008)

 

 

 

 

 

© miusika.net pic by Stakanov

© miusika.net pic by Stakanov

 

 

2 Comments

  1. Mirko Ruffini

    Renato Abate in arte Garbo è semplicemente l’esempio vivente di chi non riesce a farsi conoscere alla massa popolare solo perchè non scende a “compromessi” di nessun genere (morale, artistico o commerciale) e bontà sua se lo può permettere….
    Ma a noi va benissimo comunque…..
    e noi non saremo l’utenza di Vasco o Liga ma sappiame distinguere la buona musica e la vera arte.
    Renato continua il tuo percorso che noi ti seguiremo…
    P.S. Hai in programma concerti dalle parti di La Spezia (o comunque Toscana, Emilia) nei prossimi mesi?
    Saluti
    Mirko

  2. Davide Meloni

    Il brano “quanti anni hai” è semplicemente stupendo, sebbene io ci avrei inserito più pianoforte, a corredo del bellissimo sax (mi riferisco alla versione inclusa nella raccolta “il meglio”). Garbo, fatti sentire più spesso, e magari vedere in TV! Mi piacerebbe conoscere le date di eventuali prossimi concerti a Roma.
    Grazie, saluti.
    Un estimatore da Roma-Davide

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