Diagrams – Black Light (2012)

diagrams___black_light.jpg

Con i Diagrams, side-project di Sam Genders dei Tunng, l’elettronica ha iniziato il 2012 alla grande
.

Black Light è un album ricco di influenze variegate, e ascoltandolo sembra di avere nelle orecchie un collage di mille colori diversi. Genders ama sperimentare e adora la delicatezza delle classiche melodie pop, e il mix di elementi vecchi e nuovi crea un’atmosfera magica: ascoltando Black Light sembra di essere in una bolla, in un sogno.

Nove brani che ti lasciano addosso tracce visibili di allegria, perché il mix di suoni e melodie crea sonorità nuove e divertenti, mai banali e scontate. La voce di Gender sembra quella di un amico che cerca di consolarti e tirarti su il morale: è tranquilla, sia ruvida che rotonda, confortante. I testi sono assurdi e invitanti: per esempio nel primo brano, Ghost Lit, lo stesso Genders ci racconta come alle prime luci della mattina cuoceva il pane e beveva tè caldo, sicuramente un tema poco affrontato da altri musicisti.

C’è qualcosa dei Kings of Convenience che aleggia in tutto l’album, soprattutto in Tall Buildings, mentre brani come Peninsula ricordano di più, anche se alla lontana, le melodie degli Elbow: echi che comunque non intaccano l’originalità di tutto l’album.

Black Light è un lavoro effervescente, ricco di idee originali e pieno di inventiva, pur mantenendo sonorità fortemente pop. Un album piacevole, un magnifico debutto, un ottimo inizio anno per gli amanti del genere. Voto: 8.5

 

Elena Antolini (febbraio 2012)

 

 

Lascia un commento