SMART WENT CRAZY “Con art” (1997)

    Ancora un bel colpo per la Dischord di Ian Mc Kaye che con gli Smart Went Crazy chiude idealmente la Sua mano di poker con il quarto asso a seguire quelli di Fugazi, Shudder To Think e Jawbox, le band a mio avviso migliori dell’intero catalogo ad oggi sul finire del 1997.

JUNE OF 44 “Four great points” (1998)

    Nel marasma degli sperticati elogi (comunque meritati) che a destra e manca investono i June of 44 provo a dire la mia nel frangente dell’uscita del nuovo “Four great Points” disco molto atteso e sul quale soprattutto gli addetti ai lavori riponevano febbrili aspettative di evoluzione.

BLONDIE – “Plastic letters” (1978)

    “Fortuna a New York City” avrebbe potuto essere un bel titolo con tanto di strillone sui carpets per questa seconda prova dei Blondie dell’avvenente Deborah Harry ritrovatasi stella di prima grandezza grazie al battage pubblicitario e alla bonarietà (o faciloneria) della critica che, piazzando la band nel calderone “New Wave” ha facilitato loro

THE CURE “Wish” (1992)

    Dovrei cominciare la dove finii nel 1989, per introdurre questo nuovo lavoro dei Cure. Conclusi il mio pensiero su “Disintegration” affermando che “gli anni ’90 non avrebbero potuto essere di Robert Smith.”