United Club: dal 26 aprile al 29… PRETTY THINGS & ARGIES, SEX SLAVES, ENDOVEIN, THE SECRET…..

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UNITED CLUB
corso Vigevano 33/u, Torino

Il live club più attivo di Torino
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VI RICORDIAMO CHE IN SETTIMANA
TUTTI I CONCERTI INIZIERANNO TASSATIVAMENTE ALLE 22.30

DA QUEST’ANNO ESCLUSO IL LUNEDI E LA DOMENICA SALVO CONCERTO
BIRRERIA TUTTE LE SERE DALLE ORE 21.30 ALLE ORE 01.30
UNITED DRINKERS

Giovedì 26 aprile ore 22.00 ingresso 15 EURO
Sala sopra: PRETTY THINGS (Usa, sixtie/rock/blues)
sala sotto: ARGIES (Arg, combact rock) + IL COMPLESSO (It, punk/OI!) INGRESSO 6 EURO

Pretty Things rappresentarono una versione altrettanto blues del rock and roll e vantarono una reputazione altrettanto negativa di teppisti e pervertiti. D’altronde Dick Taylor, ex compagno di Art School di Keith Richard, era stato al fianco di Mick Jagger nei Rolling Stones prima di Brian Jones. Taylor impostava i loro rudi brani sullo stile di Chicago (Willie Dixon in particolare, da una canzone del quale presero il nome), anche se era il cantante Phil May a scatenare il pubblico con le sue sceneggiate anticipatrici di quelle dei Doors.
Il repertorio dei primi anni vanta classici della portata di Rosalyn (1964), con ritmica tribale alla Bo Diddley, Don’t Bring Me Down (1964), Big City (1964), un saltellante rhythm and blues, Honey I Need (1965), un assalto sguaiato alla Rollings Stones, Midnight To Six Man (1965), il loro anthem marziale. Il primo album, Pretty Things (Fontana, 1965), era una raccolta di classici del rock and roll. Il gruppo si mise soprattutto in luce per i suoi atteggiamenti selvaggi, che valsero loro un breve bando dalle scene Americane.
Man mano che la scena inglese si emancipava dal blues e si facevano sentire le istanze violente dei mod, i Pretty Things adottarono un sound piu` “hard”. Vennero cosi` il boogie Can’t Stand The Pain (1965) e il blues scintillante di Come See Me (1966), con fuzz psichedelico e arrangiamento alla Animals.
Lo stile continuo` a cambiare nell’era di Pet Sounds dei Beach Boys e della psichedelia, grazie anche a una formazione che cambiava in continuazione. I Pretty Things pervennero cosi` prima al pop di Progress e poi all’acid-rock di Defecting Grey (1967). Quest’ultimo (con John Twink Alder dei Tomorrow subentrato alla batteria) si distingue come uno dei primi brani-collage del rock britannico (motivi intrecciati, cambi di ritmo, sitar, distorsioni, effetti elettronici). L’album Emotions (Fontana, 1967) annovera persino un’orchestra classica. Altrettanto eccentrico e allucinogeno fu Talking About The Good Times (1968).
Forse anche per merito dell’ingresso di Twink, il complesso raggiunse il culmine di questa nuova, sofisticata fase con il quarto album, S.F. Sorrow (1968), che concorre al titolo di prima opera rock britannica (usci` poco prima di Tommy, ma un anno dopo Absolutely Free di Zappa). Forte di un sound eclettico, stravagante e arzigogolato, questa raccolta di canzoni eterodosse e` soprattutto un satori della tarda psichedelia britannica, da Private Sorrow a Death e Well Of Destiny. Se la pomposa Bracelets Of Fingers fa gia` pensare agli Who di Tommy, le bordate di fuzz di Ballon Burning, The Journey, Old Man Going e le bizzarre armonie di She Says Good Morning e I See You sembrano semmai evoluzioni degli esperimenti composti dei Kinks.
Parachute (Harvest 1970) e` invece un album di hard-rock melodico, il genere che li portera` alla bara (Cries From The Midnight Circus). L’ultimo singolo degno di nota e` forse Stone-Hearted Man (1971). Taylor abbandono` la musica, mentre May continuo` con la sigla Pretty Things a suonare mediocre hard-rock.
Singles (Harvest, 1977) raccoglie gli hit.
Taylor tornera` a suonare per aiutare i Mekons nel 1985-87.
Il gruppo tornera` sulle scene alla fine degli anni ’90, prima con un rifacimento della sua rock opera e poi con l’album Rage Before Beauty (Snapper, 1999), le cui registrazioni erano iniziate nel 1981. E bisogna ammettere che i tre brani cardine, Passion Of Love (una specie di Gloria dei Them), Everlasting Flame (una specie di Paint It Black degli Stones) e Vivian Prince (un blues alla Bo Diddley nello stile dei tardi Who), sono degni dell’epoca d’oro del gruppo. All Light Up (2000) e` il singolo che sembra preludere a una nuova carriera.

ARGIES
I CLASH argentini! Torna in Italia la rock cult band latino-americana per eccellenza, sulle scene da oltre quindici anni e perennemente ON TOUR in giro per il mondo.. Presentazione di filmati inediti ed esclusivi sui Clash. Tornano in Europa i “combattivi” ARGIES, i CLASH dell’America latina, la più longeva e conosciuta PUNK ROCK band argentina di sempre, un piccolo, grande culto del panorama COMBAT-ROCK planetario, , a difesa del REAL PUNK, più autentico, stradaiolo, passionale e fiero. Con la loro contagiosa e travolgente patchanka di PUNK ROCK, SKA, REGGAE, DUB e RITMI LATINI i quattro di Buenos Aires (in attività dalla seconda metà degli anni ottanta!) hanno girato in lungo ed in largo centro/sud America ed Europa. Dal punto di vista discografico gli ARGIES hanno all’attivo tre album: “Historias & Corridas”, “A media asta” e “la frontera” tutti licenziati dall’etichetta argentina COMBATIVE RECORDS. la band, in procinto di far uscire a giorni il quarto album significativamente intitolato “el camino del punk” …il minimo per una band in tour per 365 giorni all’anno! Per la terza volta in Italia…THE GREAT ARGIES PERFORMANCE!

Venerdì 27 aprile ore 22.00 ingresso 10 euro
SEX SLAVES (Usa, rock/punk melodic) + RAYGUN REBELS (Ger, glam rock) + HOLLYWOOD KILLERZ (It, glam punk)

Sabato 28 aprile ore 22.00 ingresso 6 EURO
Thrash metal night: ENDOVEIN (Ita) + STAGEWAR (Ger) + VIOLENTOR (Ita)

Gli ENDOVEIN nascono nel Dicembre 2004 a Torino dall’idea del bassista Marco “Swolley”, la prima formazione vede Giordie alla chitarra ritmica,Paulus(dei Southern) come solista e Fabio alla batteria. Le influenze principali riprendono chiaramente la scuola americana e le ispirazioni più forti arrivano da gruppi come Forbidden, Megadeth, Testament e Anthrax. Dopo poco la formazione si completa con Stefano “Divano” in qualità di cantante, caratterizzato da una voce squillante ed una grande dedizione alla scena metal italiana ed estera. Il gruppo incide quindi (in modo del tutto amatoriale) la prima Demo: “Lesson1: How to put Jack in the amp”, che ottiene subito pareri contrastanti, nel frattempo la band comincia ad organizzare concerti assieme ad altri gruppi emergenti e nel 2007 esce “Problem of humanity” …purtroppo l’uscita del demo non è supportata dalla buona sorte in quanto il gruppo attraversa un periodo di crisi con Fabio,Giordie e Marco…avvengono i primi cambi di line-up: Stefano Cavallotto(ex War) entra in pianta stabile come batterista, al basso arriva il fanatico degli 80s Mirko Negrino(ex Assedio) ed alla seconda chitarra il talentuoso Vincenzo Colla. Si susseguono una serie di live che portano gli Endovein a girare nuovamente l’italia e persino a fare da spalla agli storici Onslaught!…La band programma per il dicembre 2008 un EP che si chiamerà Lynched by Fate…ma appunto il linciaggio da parte della sorte non si fa attendere e proprio un paio di giorni prima dell’entrata in studio il batterista viene silurato a causa di una pessima figura che rischia di infangarne la reputazione…Ciò non impedisce però la registrazione del sovracitato EP che vede la luce in primavera, ottenendo un discreto successo ed ottime recensioni!Nel frattempo viene arruolato Daniele Ilardi dietro le pelli e dopo poco si ritorna di nuovo on the road, da ricordare la partecipazione al Revenge of true metal fest 3(con i Tank headliners) ed il concerto a capodanno, di spalla ad ad Onkel Tom Angelripper!!Ad inizio 2010 iniziano i contatti con l’etichetta Punishment 18 con cui viene firmato un contratto per l’uscita del disco d’esordio “Waiting for Disaster”!! Ancora una volta il fato decide di intervenire sulle sorti della line-up ed il chitarrista Vincenzo decide di lasciare tutto per dedicarsi ad altri progetti,facendo diventare gli Endovein una formazione a 4! La sfiga di certo non potrà arginare questi baldi giovani che voglia di suonare ed idee ne hanno tante e che si fermeranno solo con una pallottola nelle tempie…o con qualche profezia Maya!

Fantastica la bio dei toscani Violentor, appena 14 righe, scritte larghe larghe e con gli spazi interlinea nel mezzo, un inglese stentato ed essenziale, praticamente: siamo i Violentor, suoniamo, e vaffanculo! Hahaha, già con una presentazione così, sai che il ghirigoro dreamtheateriano è bandito a revolverate (e poi col moniker “Violentor”, cosa volevi cesellare di fino?). Facciamola breve anche noi allora: Ale, Betta (adesso non più in line-up …. peccato, bella gnocca!), Ricca (dai Devastator) e Rasha, nel 2010 mettono giù queste nove tracce per un full-lenght autoprodotto, mentre i palchi della penisola attendono ansiosi il ferro ed il fuoco dei live set della band. Come suonano i nostri è presto detto: innanzitutto Mothoread, però imbastarditi parecchio, dallo speed e dal punk, così che il rockarolla viene insozzato pure da Sodom, Venom e Bulldozer. Tutti i brani scavallano a rotta di collo, veloci, rapidi e dolorosi. Si assomigliano un po’ tutti? Si dai, ma chissene, non è questo il tipo di disco a cui applicare il criterio del precisino, perbenino, perfettino …. i Violentor ruttano e sporcano con intenzioni del tutto bellicose. Qui conta l’impatto, la sostanza non la forma. Direste a Lemmy che i suoi dischi son tutti uguali (e che qualcuno fa pure poco onore al suo nome)? Non credo, primo perché vi sputerebbe in faccia (una cicca rimasticata da tre giorni), secondo perché a nessuno interessa quanto sia originale quel sound, piuttosto che faccia male, sempre. E i Violentor sanno far male, con quel basso sudicio, le chitarre che suonano come il basso, la batteria a dar 4 pesti, e la voce di Ale a render tributo ai ceffi più brutti del mondo borchiato (Lemmy, AC Wild, Cronos, Angelripper). Lucca o Caracas, sempre nei peggiori bar troverete i Violentor a suonare. Uh!

Domenica 29 aprile ore 22.00 ingresso 7 euro
THE SECRET (It, crust/grind, primitive black metal) + GRIME (It, sludge/doom) + LOIMANN (It, Stoner)

Loimann…Il gruppo nasce nel 2001, sotto l’influenza di sonorità tipicamente stoner (Kyuss, Queens of the Stone Age), ma il cantato inizialmente è in italiano.
Dopo la realizzazione di tre cd autoprodotti (dal 2003 al 2006), varie attività live in Piemonte (rassegne, live con band estere quali Demons, Volt, Deville o italiane, quali Dead Elephant, Cani Sciorri, festival Radio BlackOut, date in Piemonte, etc..) e sopratutto vari cambiamenti di lineup alla batteria ed al basso, il gruppo trova stabilità dal 2007 con questa formazione: Fabio (chitarra/voce), Dario (basso) e Ricu (batteria).
Il sound, subisce una sferzata verso territori meno tipicamente stoner (come all’inizio e nei primi tre cd), ma anche più vicini a sonorità heavy-psych, doom, con maggior dilatazione dei brani. Attualmente il gruppo ha da poco terminato le registrazioni del nuovo album ( e primo vero e proprio full lenght) nei One Voice Studios ( http://www.onevoicestudio.it/ ) di Daniele Giordana ( fonico di Monster Magnet, EyeHateGod, Hatebreed, Ozzfest tra i tanti altri…). Seguono varie date in Piemonte, condividendo il palco con nomi internazionali (Los Natas, Crippled Black Phoenix) alternate a esperienze live in Liguria e all’estero ( Montpellier, Mende, Barcellona)

maggio

venerdì 4: DOBERMANN + HELL IN THE CLUB + REVEREND BACKFLASH
sabato 5: JADISH + PSYCONAUTS + DRAMALOVE
sala sotto: GORE’s BIRTHDAY PARTY (surf/rockabilly) + KELVINS PRESENTAZIONE NEW CD
domenica 6: A PONY NAMED OLGA
sabato 12: SMALL JACKETS + DWI + dj set
mercoledì 16: DOA + HAVOC
venerdì 18: OPHYDIAN
sabato 19: MISTO FREAK
domenica 20: ANCHE No CENA
lunedì 21: BOB WAYNE & THE OUTLAW CARNIES
martedì 22: LORDS OF ALTAMONT
giovedì 24: TOTAL CHAOS
venerdì 25: NoFest night!: CAMILLAS + NEWTON NEWTON 2060 + DISQUIETED BY
sabato 26: 50° BEATLES / STONES festival
martedì 29: GUITAR WOLF + BOB LOG III

giugno

venerdì 1: OPERA IX
sabato 2: NABAT + GRADINATA NORD
venerdì 8: POLICARPA Y SU VICIOSAS
sabato 9: DENIZ TEK (RADIO BIRDMAN)
giovedì 14: LOVELAND (Fuzztones)

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