RED CRAYOLA “Soldier talk” (1979)

RED_CRAYOLA____Soldier_talk_____1979_.jpg 

 

Free rock allucinato totalmente imbevuto di suggestioni psichedeliche”.

Così recita la breve presentazione dell’enciclopedia del rock allegata ai numeri di Rockstar dell’81 e che segnala “Parable of the arable land” (1967) quale caposaldo imprescindibile della loro opera.

Formati da Mayo Thompson e Jesse Chamberlein, entrambi texani, i Red Crayola tornano, dopo un silenzio durato otto anni (la band si era sciolta agli inizi degli anni 70 n.d.A.), con un album, “Soldier talk”, che è un autentico stuzzicadenti che si pianta nella lingua.

Inciso per la Radar, fa il paio con l’altro disco, assai poco ascoltabile, del Pop Group competendo con Residents, Pere Ubu e Throbbing Gristle nella categoria dei dischi “tosti”.

Accompagnati dai Pere Ubu al completo (con David Thomas al canto nella title track) e, fra gli altri, da Lora Logic, i Red Crayola sfornano un disco ostico, incompromissorio e spigoloso, con sonorità che definire taglienti è solo limitativo.

Tratti distintivi: chitarre così acute e distorte da sfiorare il ronzio (micidiale quella su “X”), batteria con rullante al limite della tiratura, tale da costringervi a ridurre gli alti dello stereo, ed infine una voce narrante desolante e quasi sempre sopra le righe.

A dir la verità, la mancanza della dinamica dei suoni medi non giova alla lunga all’ascolto, ma resta concettualmente un disco apprezzabile con alcuni momenti stupendamente poetici.

Se ve la sentite di leggerla in questa maniera bene, altrimenti statene alla larga.

 

 

Anto (1981)

 

 

 

 

Tracks: (versione su cd del 2007)

1. March no. 12
2. On The Brink
3. Letter-Bomb
4. Conspirators Oath
5. March no. 14
6. Soldier Talk
7. Discipline
8. X
9. An Opposition Spokesman
10. Uh, Knowledge Dance
11. Wonderland

 

Lascia un commento