PETER HAMMILL “The future now” (1978)

PETER_HAMMILL_The_future_now__1978_.jpgE’ al settimo disco Peter Hammill, ma non avendo avuto risorse e tempo sufficienti ad assecondarlo, per me è come se, staccata la spina dei Van Der Graaf Generator, un’altra ne avesse preso il posto senza soluzione di continuità.

Tenera e iraconda la sua poesia musicale, integra e pura la sua statura artistica, stupidamente attaccate da detrattori capaci di lasciar cadere nell’involutivo ‘calderone progressive’ talenti e fanfaroni, grandi dischi e brutte copie senza alcuna analisi critica che non fosse quella della prevenzione e dello steccato eretto a baluardo invalicabile.

Se non proprio tutto, di “The future now” ascoltate perlomeno le iniziali Pushing Thirty e Trappings (le più VDGG), il carillon autunnale di The mousetrap, la assolutamente stupenda If I could, i tentativi di Still in the dark e The cut e la conclusiva Palirunus (castaway) tutti accomunati da un sottile filo che unisce musicalità e ricerca, poesia e mistero, arte e imbarazzi. Va bene il punk, va bene la New-Wave, ma ai momenti succitati perlomeno un attimo bisogna dedicarglielo, potrebbe riservarvi delle sorprese.

Anto (1978)

 

 

Tracks:

  1. “Pushing Thirty”

  2. “The Second Hand”

  3. “Trappings”

  4. “The Mousetrap”

  5. “Energy Vampires”

  6. “If I Could”

  7. “The Future Now”

  8. “Still In The Dark”

  9. “Mediaevil”

  10. “A Motor-bike in Afrika”

  11. “The Cut”

  12. “Palinurus (Castaway)”

 

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