ELVIS COSTELLO & THE ATTRACTIONS “Trust” (1981)

ELVIS_COSTELLO___THE_ATTRACTIONS_Trust__1981_.jpgTrust” è il disco più spigoloso, sofferto e poco rassicurante del primo periodo di Costello. Inciso con i nervi scoperti, riciclato, a detta dell’autore, con “della roba vecchia” (peraltro di grande fattura: Watch your step e New lace sleeves sono stupende), forse un po’ discontinuo ma segnaletico, in alcuni passaggi, della maturazione che da lì a poco avrebbe portato allo stupendo “Imperial bedroom”.

Ci sono dunque due/tre momenti poco convincenti (il Bo Diddley sound involuto di Lover’s walk, lo strillare poco costruttivo di Luxembourg e l’ esercizio accademico di Different finger) e qualche rimasticatura di “Armed forces” (White knuckles), poi però bisogna dare a Cesare ciò che è di Cesare, così quando si ascoltano i quattro capolavori assoluti del disco, le braccia cadono come al solito: con Costello non c’è nulla da fare quanto a scrittura.

Ascoltando un giorno (*) con Marcello Clubland, ricordo chiaramente di averlo sentito dire per la prima volta (lui non era un Costelliano, gli preferiva Joe Jackson e Graham Parker): “Ecco, vedi, Costello ha di incredibile il modo in cui fa evolvere una canzone”. Clubland gli ricordava un po’ “London calling” dei Clash per il sapore punk della strofa e per il brivido di un bridge arricchito dal suono di un apparecchio morse. Tuttavia è dopo il secondo ritornello che Costello si supera: break piano/organo su perfetta sezione ritmica e superbo middle eight (sul quale nulla possono le parole) chiuso da un solo di piano di Steve Nieve che reintroduce alla strofa ancor più seducente (da 1:38 a 2:23, UN’ ALTRA CANZONE NELLA CANZONE, COSTELLO E’ QUESTO!!). Della stessa pasta sono You’ ll never be a man, quanto a struttura ed accordi, e le già citate Watch your step e New lace sleeves (quest’ ultima scritta quando Costello aveva vent’ anni, così che sorprende poco che Costello sia arrivato dove è arrivato).

Di lì a poco Costello cominciò ad assecondare la sua istrionica capacità enciclopedica incidendo il country di “Almost blue” ma se proprio vogliamo circoscrivere per periodi la sua discografia, allora “Trust” chiude perfettamente il suo primo periodo.

 

Anto (1990)

(*) Circa 1987

 

Tracks: (versione Cd del 2007)

 

1. Clubland
2. Lover’s Walk
3. You’ll Never Be A Man
4. Pretty Words
5. Strict Time
6. Luxembourg
7. Watch Your Step
8. New Lace Sleeves
9. From A Whisper To A Scream
10. Different Finger
11. White Knuckles
12. Shot With His Own Gun
13. Fish ‘N’ Chip Paper
14. Big Sister’s Clothes

 

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