BLONDIE “Eat to the beat” (1979)

  Ci sono cose piuttosto imbarazzanti in questo quarto disco dei Blondie così che le benefiche sensazioni sbarazzine che si provavano ascoltando i migliori zuccherini contenuti in “Blondie”, “Plastic letters” e “Parallel lines” (quest’ultimo il migliore dei tre), lasciano il posto allo sconforto di scoprire la pochezza della proposta della band capitanata dalla blonde girl

ATHLETICO SPIZZ 80 “Do a runner” (1980)

    Sembra che nel 1980 l’esplosivo proliferare di idee e situazioni, contraddistinto da esordi su esordi quasi sempre interessanti ed in alcuni casi eccellenti, non debba conoscere soste di sorta ed anche gli Athletico Spizz 80 colgono con “Do a runner”  l’occasione di farsi un bel tuffo in questa incredibile e affollatissima piscina.

LENE LOVICH “Flex” (1979)

    “Flex” è il secondo album di Lene Lovich, cantante inglese di origine polacca che, a detta di qualcuno, va considerato come episodio rappresentativo della “felice stagione della new-wave inglese nella quale si è inserita come originale compositrice e come vocalist dalle straordinarie capacità”.

PERE UBU “The art of walking” (1980)

    Il processo di sintesi inaugurato da “Dub housing” e proseguito con “New picnic time” (“The modern dance”, confermo e ribadisco, è un unicum a sé stante), giunge a completamento e al punto di non ritorno con “The art of walking”, disco ancor più avant gard dei precedenti.