Nolan – Secondi fini per fare le ore piccole (2010)

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Che il 2010 sarà un anno generoso, musicalmente parlando, è ormai un dato di fatto. Basta sentire solo alcuni degli album usciti in questi primi sei mesi: Heavy Metal Fruit dei Motorpsycho, Primitivi del Futuro dei Tre Allegri Ragazzi Morti, Dischi fuori Moda dei Sikitikis, Eve degli Ufomammut ma ce ne sono davvero tanti altri che meritano.

Un altro disco che conferma questa felice tendenza è l’album d’esordio Secondi fini per fare le ore piccole di Nolan, al secolo Gipo Gurrado che i più attenti ricorderanno come uno dei fondatori degli Aldilàdidalì.

Il buon Gurrado è personaggio dai mille interessi, infatti si muove su più fronti artistici, dal teatro alla danza passando per il cinema, ma sempre mantenendo come minimo comun denominatore la musica. Il suo nuovo progetto, Nolan appunto, però è focalizzato interamente sulla musica anche se non dimentica esperienze fatte in altri ambiti. Infatti due dei nove brani che compongono secondi fini per fare le ore piccole, ovvero Pedalo Seduto e Bugie, contengono estratti dalle musiche composte per lo spettacolo di danza Drage Drage – Expensive Darlings di Maja Delak.

Confesso che questo album mi ha incuriosito già dal titolo, Secondi fini per fare le ore piccole è un titolo davvero indovinato, che da già indicazioni sui testi di Nolan. Testi che attraverso un ironia a volte amara, a volte malinconica, ci parlano dei temi che potremmo dire “classici”, cioè vita, amore, morte e confronto col sé; la qualità degli stessi però è, almeno dal mio punto di vista, decisamente superiore alla media. Liriche oltretutto davvero ben interpretate dalla bella voce di Gipo Gurrado.

Come se non bastasse i testi sono accompagnati da composizioni perfettamente adeguate e di buona fattura, che si muovono tra jazz, cantautoriato, pop e post rock, con una predilezione per i tempi dispari. Ben prodotte ed eseguite dallo stesso Gurrado in compagnia di diversi musicisti di varia estrazione musicale che si alternano nei nove brani. Giusto per farvi una idea delle canzoni le stesse potrebbero richiamarvi alla mente come atmosfere e in alcuni casi come costruzione delle linee vocali Carmen Consoli, Moltheni, Lucio Dalla, Battisti e David Sylvian, il bello però è che la personalità del nostro non viene mai meno e men che meno viene mai il dubbio che si tratti di tentativo d’imitazione. 

Alcuni dei brani, quelli dal mood più malinconico in particolare, ho provato ad immaginarmeli con degli inserti di tromba di Paolo Fresu, forse un immagine scontata ma credo che il risultato sarebbe quantomeno interessante 🙂 .

In conclusione, Secondi fini per fare le ore piccole di Nolan è a mio avviso uno degli album più belli che ho sentito in questo 2010, un album capace di toccare più corde in maniera pregevole anche se ho preferito il lato più malinconico e jazzato rispetto a quello più pop, ma si sa de gustibus. Album davvero consigliato a tutti, che sa unire ottima musica ad ottimi testi.

 

 

 

 

Mario (giugno 2010)

 

 

 

 

Tracklist:

1. Inverno Veritas
2. Calcolo preciso
3. Il succo
4. Non torno
5. La pazienza
6. La strada opposta
7. Pedalo seduto
8. Bugie
9. Maremosso

 

 

1 Comments

  1. Riccardo

    Ma pensa te…. non ci crederai ma degli Aldilàdidalì avevo un CD che ho ascoltato tantissime volte, ricevuto per caso grazie ad un mio amico che li conosceva di persona e che mi aveva detto che si erano sciolti. Beh spero di poter ascoltare questo disco e ritrovare anche il loro vecchio lavoro.

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