11-12-2008

Battiato_color_pic.JPGSono aperte le prevendite per il concerto che FRANCO BATTIATO terrà martedì 3 febbraio al Teatro EuropAuditorium di Bologna, terza tappa del suo nuovo tour “Live in theatre 09”.

Dopo un anno sabbatico di lontananza dalle scene, Battiato si ripresenta al suo pubblico a inizio 2009 offrendo il nuovo repertorio del secondo capitolo, che ancora mancava, dei suoi Fleurs.

Fleurs II è dunque il capitolo conclusivo della trilogia iniziata nel 1999 con il primo storico e rivoluzionario Fleurs, che inaugurava in Italia, ma anche nel mondo, un modo originale di affrontare la rilettura di grandi canzoni del passato, sfuggendo alla logica banale della ‘cover’ e avvicinandosi allo spirito innovativo delle avanguardie letterarie del ‘900, da Borges in avanti.

E ognuno dei capitoli di Fleurs ha sempre stupito e stregato il pubblico per il garbo, l’eleganza, la passione dominata da un gusto sottile e aristocratico che, nonostante l’estrema finezza del pensiero musicale, riesce sempre a mantenere un fortissimo appeal popolare: dono prezioso a cui Battiato non ha mai rinunciato del tutto.

E questo capitolo finale rispetta pienamente le aspettative e si presenta live in Italia dopo i clamorosi successi di Parigi e Londra nell’autunno 2008, dove ha pienamente convinto due fra le platee più esigenti d’Europa.

 Oltre all’inedito Tutto l’Universo Obbedisce all’Amore e alla splendida collaborazione con Antony, talentuosa rivelazione degli ultimi anni, il grande passato della musica italiana e internazionale domina il concerto nella nuova originale veste elaborata da Battiato, sapiente ‘interprete orchestratore’, come egli stesso si definisce: Sitting on the Dock of the Bay di Otis Redding, Il Carmelo di Echt di Juri Camisasca, uno degli autori con cui Battiato aveva brillantemente collaborato nella sua giovane carriera milanese. Poi Il Venait d’Avoir 18 Ans di Dalida, simbolo della magnifica stagione dei chansonnier dei primi anni ’60, come Alain Barriére e Gilbert Bécaud, e l’immancabile Sergio Endrigo, la cui capacità di scrivere canzoni così perfette da resistere alle intemperie del tempo ha sempre affascinato Battiato.

 Nell’album Fleurs II, ma non nel live, salvo sorprese dell’ultimo minuto, molte delle canzoni vedono Battiato affiancato per la prima volta da alcune fra le voci più interessanti del panorama musicale internazionale: oltre ai già citati Antony e Camisasca, che duettano nei brani da loro composti, Fleurs II regala una splendida Carmen Consoli nell’unico inedito Tutto l’Universo Obbedisce all’Amore, Anne Ducros nella canzone di Redding, e Sepideh Raissadat, meravigliosa cantante iraniana che in qualche modo evoca l’origine orientale dell’esotica Dalida.

Battiato sarà accompagnato sui migliori palchi d’Italia dalla sua più rodata formazione, garanzia di assoluta armonia: la voce di Manlio Sgalambro, il pianoforte di Carlo Guaitoli, Angelo Privitera a tastiere e programmazione, Davide Ferrario alla chitarra e voce e il Nuovo Quartetto Italiano con Alessandro Simoncini al primo violino, Luigi Mazza al secondo violino, Demetrio Comuzzi alla viola e Luca Simoncini al violoncello.

Battiato ricreerà in teatro la magia di canzoni splendide in un contesto semplice e raccolto, perfetto per questo repertorio prezioso sia nei testi sia nelle musiche.

I biglietti per il concerto di Franco Battiato a Bologna sono già in prevendita presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium in piazza Costituzione, 4 a Bologna (apertura lun-sab ore 15-19), presso il Teatro delle Celebrazioni, il Circuito VIVATICKET-CHARTA nei punti d’ascolto delle IperCoop, le Filiali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e le prevendite abituali di Bologna, Modena e Ferrara. Le prevendite aperte anche sul circuito ticketone e in tutti i punti vendita abilitati. I biglietti costano 57 euro per la platea e 41 euro per la balconata.

 Proseguono inoltre le prevendite per gli altri appuntamenti musicali del Teatro EuropAuditorium: i due concerti di PAOLO CONTE previsti per lunedì 26 e martedì 27 gennaio e il concerto di MANGO in programma martedì 24 febbraio.

 Per informazioni: 051 372540 –  051 6375199 (Teatro Europa) http://www.teatroeuropa.it/

Iniziano sabato 13 invece le prevendite per il concerto dei Franz Ferdinand che terranno il  29 marzo all’Estragon a Bologna

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FRANCO BATTIATO in una intervista a GQ, conferma l’anticonvenzionalità della semplicità e dell’intelligenza:
NON HO MAI PRATICATO L’ARTE DEL CORTEGGIAMENTO, CHE AMMIRO, TECNICAMENTE, COME QUELLA DEL TIRO CON L’ARCO

Un uomo complesso, misterioso e semplice: Franco Battiato, da oltre 30 anni una delle figure più influenti e importanti della musica e della cultura italiana è il protagonista della sezione “Maestri di vita: come deve comportarsi un uomo?”, pubblicata da GQ in edicola dal 3 dicembre.
Come deve comportarsi un uomo al cospetto dei propri miti? «Miti non ne ho mai avuti. Quando ascoltavo i Beatles ascoltavo semplicemente un gruppo che faceva musica. Quello che mi succede, piuttosto, è di eccitarmi per il talento. Non ho mai detto l’infelice frase: “Avrei voluto scriverla io”. Perché quando ascolti una bella canzone, si cristallizzano in te svariate sensazioni di vita… quindi cos’altro vuoi, i diritti d’autore?».

Un uomo può tornare indietro? «Sì. Diversi mistici hanno detto che nel momento in cui stai facendo un’analisi, con coscienza, di un tuo errore, già sei perdonato».

Un uomo deve saper ballare? «Questa è una domanda molto interessante. Saper ballare significa avere un rapporto col proprio corpo assolutamente libero. Uno che non sa ballare è perché ha delle chiusure, delle rigidità. Uno che sa ballare ha sciolto tanti nodi dentro di sé, almeno dal punto di vista del suo “centro motorio”».

Tu sai ballare? «Ho un senso del ritmo… ma non possiedo certo la grazia necessaria per ballare». Un uomo può ascoltare «i cori russi, la musica finto-rock, la new wave italiana, il free jazz, il punk inglese e la nera africana»? «Ho cambiato idea su molte cose. Questa frase fa parte del mio essere artista: ho dentro una specie di limite che, quando si supera, mi costringe a prendere una posizione di contrasto. In quel caso fu una certa saturazione legata a un utilizzo sbagliato di alcune musiche, come per esempio Beethoven, che mi portò ad andare contro, proprio perché era diventata una moda che snaturava quel compositore. È come la new age oggi, che a volte diventa addirittura offensiva. È il motivo per cui ho scritto Povera patria: non avrei mai scritto una canzone politica, perché lo reputo un tradimento dell’arte, però sei un artista e sei anche un uomo: certe volte devi scendere in campo e dire: “Io la penso così”».

Come si dovrebbe corteggiare una donna? «L’arte del corteggiamento, che ammiro, tecnicamente, come quella del tiro con l’arco, non l’ho mai praticata».

Qual è il particolare di una donna su cui un uomo non può sorvolare? «Una cosa che per me è fondamentale è che la donna sia autonoma. Non potrei avere un rapporto con una donna che dipende da me. Una che ogni sera mi dice: “Che facciamo stasera?” Madonna santa! Un incubo!». (Ride)

Cosa un uomo non dovrebbe mai dire a una donna? «Puttana».

Deve sempre pagare il conto? «Sì, lo trovo giusto. E anche far passare prima una donna o aprirle la portiera».

Che cosa fa di un uomo un gentiluomo? «Adoro i gentiluomini. Gentiluomo è chi ha il rispetto degli altri. È uno che non fa dei torti, che ha correttezza morale».

Come si sceglie il proprio abbigliamento? «È personale. Io, per esempio, non ho mai messo i jeans: li trovo scomodi. L’unica cosa che non mi piace è la volgarità. Eleganza vuol dire sobrietà».

C’è un dettaglio di stile che è più importante? «Dipende da chi porta gli abiti. Molti politici appaiono volgari anche con giacca e cravatta»

Quando un uomo può mentire? «In molti casi deve mentire. Quelli che hanno un’avventura e la raccontano alla moglie sono solo degli stupidi! Rischi di rovinare un rapporto per la verità. Se è una cosa che non ha l asciato tracce ed è un’avventura, lascia stare, non fare Il Vero, Il Sincero. Se un tuo amico ti mostra il vestito nuovo di cui è tanto orgoglioso, che senso ha dirgli che ti fa schifo?».

Quando un uomo può essere invidioso? «Mai. L’invidia è una cosa terribile: vuol dire che non ti stai valutando. Ognuno di noi è un essere speciale».

Un uomo ha il diritto di togliersi la vita? «No. Mai. E sono, ancora oggi, dispiaciuto per quelle persone che trovavo splendide e che si sono suicidate, come Dalida».

Qual è il viaggio che un uomo dovrebbe fare almeno una volta nella vita? «Quello dentro se stesso».
 

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